È passata con un sorriso sulle labbra in più la settimana di preparazione che porta alla settima gara di campionato. La convincente vittoria di sabato scorso ai danni di una delle compagini meglio organizzate del torneo, il Real Sant’Erasmo, e soprattutto l’ottima prestazione di squadra e dei singoli, su tutti Parente, tornato ai livelli per cui è divenuto uno dei calciatori bianco verdi più tallonati in fase di calciomercato, ha fatto rilassare gli animi e affrontare gli allenamenti settimanali con ritrovato ottimismo e serenità. Certo, una rondine non fa primavera, ma se si continuerà a percorrere la strada dell’abnegazione e dello spirito di squadra, che ha sempre contraddistinto il gruppo avellinese, i risultati verranno. La C1 quest’anno presenta tante squadre pronte a dar battaglia per la vittoria finale e per i tre punti messi in palio settimana dopo settimana, il prossimo avversario di Venezia e soci è uno di queste. Il Futsal Sbarra, compagine partenopea il cui capitano è una vecchia e gradita conoscenza del futsal biancoverde: Lello Cretella (nella foto ai tempi della presentazione con la maglia del Cus Avellino), soprannominato il ‘Pitbull’ dal nostro Giosuè Peluso durante le sue colorite telecronache. Ma il presidente Sbarra ha fatto ‘spesa’ quest’estate nella vicina Afragola, portando alla corte di Raffaele Moccia elementi del calibro di Palumbo, Morlando e Nenè. Questo dimostra di che pasta è fatta la squadra allenata da mister Moccia. Non per nulla, lo Sbarra vanta un solo punto in meno rispetto alla capolista del girone, la Trilem Casavatore, occupando la seconda piazza in solitaria. Certo, per essere una neofita della C1 non è proprio una squadra alle prime armi. Servirà dunque il miglior Avellino per arginare l’attacco dello Sbarra. Servirà il miglior tifo irpino per poter sostenere i lupi in quella che si presuppone sarà una bella battaglia sportiva. A dirigere l’incontro che avrò inizio alle 15 presso il PalaConi di Avellino sarà la coppia formata dai Sigg. Pasquale Supino di Benevento (primo) e Mario Della Porta di Nocera Inferiore (secondo).