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La promozione in serie B dell’Afragola è la vittoria di una squadra studiata per vincere equilibrando i nuovi arrivi che hanno fatto la differenza e la vecchia guardia di un progetto che parte da lontano. Ecco le pagelle stagionali dei rossoblù.
Righi 9: Chi pensava che l’Afragola non avesse un portiere all’altezza del resto della rosa ha dovuto ben presto ricredersi. Se nella scorsa stagione si disuniva quando la squadra andava in difficoltà, quest’anno è sempre stato il primo ad incitare i compagni e a suonare la carica. Sbaglia solo la partita di Capua contro il Real S.Erasmo, poi si erge a protagonista con parate spettacolari che, nelle poche occasioni in cui la difesa rossoblù si è fatta superare, hanno mortificato i tentativi degli avversari. Saracinesca.
Cammisa 8: Giocherebbe titolare nella maggior parte delle squadre di C1, ma accetta per il secondo anno consecutivo di essere l’alternativa a Righi senza fare una piega e quando viene chiamato in causa dimostra di non essere da meno del compagno. Pilastro dello spogliatoio, è l’uomo che ogni allenatore vorrebbe avere nel suo gruppo. Leader.
Attanasio 10: Per la sua capacità di incidere sul rendimento della squadra, possiamo dire che Attanasio sta alla C1 di futsal come Ibrahimovic alla serie A di calcio. Ci mette qualche settimana per entrare in forma, dopodichè diventa stratosferico e dimostra quanto questa categoria gli stia stretta. Superarlo è un’impresa e quando parte si comprende perchè il ds Somma l’abbia soprannominato “Caterpillar”. Campione in campo e nei comportamenti, è il fiore all’occhiello della rosa. Fuoriclasse.
Giugliano 9: Quella del capitano è una favola a lieto fine. Lo scorso anno stette fuori per un grave infortunio per quasi tutto il campionato, una volta ristabilitosi un problema di salute ha rischiato di fargli saltare addirittura tutta la stagione che sta per concludersi. Invece con forza di volontà e attaccamento alla maglia si è fatto trovare già pronto dopo poche giornate ed è tornato il giocatore ammirato fino a due anni fa. Nella parte finale è stoico quando, con Attanasio infortunato, regge quasi da solo il peso della difesa. Eroico.
Stiano 8,5: Il campo del “Le Club” lo penalizza, poichè spesso sul sintetico non riesce ad esprimere le sue enormi potenzialità. Le migliori prestazioni le offre infatti in trasferta, dove la sua superiorità tecnica è imbarazzante. Unanimemente considerato di categoria superiore, “il marziano Fantastiano” è il laterale prolifico che mancava l’anno scorso e lo dimostrano le 25 reti messe a segno. Decisivo.
Palumbo 8,5: A volte sembra eclissarsi dal gioco, ma quando si accende “Piripacchio” è imprendibile. Anche lui è coinvolto nella generale maturazione della vecchia guardia: mentre nella passata stagione era un solista d’eccezione, quest’anno è stato molto più uomo squadra. Meno gol, ma più assist e sostegno alla fase difensiva. Fulmineo.
Fardello 9: Se Attanasio incide quanto Ibrahimovic, lui è l’Arturo Vidal dell’Afragola. Abbina a buone qualità tecniche delle doti atletiche fuori dal comune. Un giocatore eclettico che spesso si adatta a fare il centrale con ottimi risultati, come nel match interno col Real S.Erasmo dove risultò il migliore in campo con una tripletta. I suoi standard di rendimento sono nettamente superiori rispetto alla passata stagione. Continuo.
Paolillo Francesco 7,5: Non ha lo stesso minutaggio dell’anno scorso visto che è il più giovane della truppa e gli obiettivi sono chiaramente diversi. Fedelissimo di Gennarelli, ha il merito di farsi trovare sempre pronto quando viene chiamato in causa. La chicca della sua stagione è il gol del 4 a 3 allo scadere contro la New Team alla terza giornata, uno dei più importanti del campionato. Affidabile.
Paolillo Mario 9,5: Nel girone d’andata, quando in pratica si decide il campionato, è semplicemente devastante: va a segno in tutte le partite in cui scende in campo con 19 gol in 15 presenze. Gioca tutto l’anno con una sola gamba a causa di un problema al ginocchio che lo costringe ad indossare un tutore. Nella seconda parte la sua media realizzativa cala fisiologicamente visti gli acciacchi e l’arrivo di Busino. Eterno.
Busino 8,5: Il suo arrivo è la pietra tombale sul campionato. Dopo una prima parte di stagione non esaltante alla Traiconet, con sole 11 reti, fatica nelle prime partite ma all’inizio del girone di ritorno inizia a segnare con la sua solita frequenza, centrando 21 volte il bersaglio in 16 partite. Cecchino.
Nenè 8: Se i problemi fisici non l’avessero frenato, avrebbe raggiunto le stesse cifre realizzative degli ultimi anni. Convive per metà campionato con una fastidiosa pubalgia, che non gli consente di giocare con continuità ed esprimersi al massimo. In ogni caso la sua media realizzativa è altissima, visti i 21 gol messi a segno nonostante gli acciacchi ed il fatto di avere davanti a sè gente come Busino e Paolillo. Operaio.
Morlando 6,5: Merita un’ampia sufficienza per essere tornato in campo a due anni da un grave infortunio. Utile nelle rotazioni quando, nella parte finale, Attanasio è fuori per infortunio. Bentornato.
Toraldo 6: Si mette al servizio della squadra, consapevole di avere tanto da migliorare essendo un classe ’89. Prospettico.
Gennarelli Giovanni 10 e lode: Tutto parte dal presidente. Il suo progetto è vincente, tre promozioni guadagnate sul campo dalla serie D senza ripescaggi nè spese folli premiano il suo lavoro. In una società in cui ognuno ha un compito preciso e circoscritto, lui rispetta i ruoli e lascia piena fiducia ai propri collaboratori. Poche parole e fatti concreti. Magistrale.
Gennarelli Vincenzo 10: Se l’Afragola è una Ferrari, lui è Fernando Alonso. Tira fuori il meglio da ogni giocatore, avendo sempre il controllo assoluto di uno spogliatoio ricco di campioni e tenendo sempre alta l’attenzione. Si potrebbe paragonare a Mourinho per la capacità di farsi seguire dal gruppo, ma rispetto allo Special One portoghese ha l’umiltà di chi sa di essere giovane e che il lavoro è l’unico modo per migliorarsi. Vittoria del campionato a quattro giornate dalla fine, miglior attacco e miglior difesa sono dati che parlano da soli. Consacrato.
Somma 10: Perfetta la sua condotta nel mercato estivo. Ha il coraggio di prendere, insieme alla società, la difficile decisione di allontanare Onorevole, ma i risultati gli danno ragione. A dicembre un altro colpo da maestro: quando tutti pensavano che all’Afragola servisse un laterale, prende Busino, sottraendolo a una diretta concorrente, che sale in cattedra nel periodo in cui Paolillo e Nenè accusano problemi fisici. Squadra, tecnico, dirigenza e tifosi lo adorano. Impeccabile.