Non le manda certo a dire Ugo Cocchia in seguito al suo esonero dal Solofra ad un giorno dall’ultima partita di campionato: “La motivazione data dalla società è ridicola – tuona il tecnico – perchè la scossa non la dai a poche ore dall’ultima partita e poi non credo che, dopo le recenti ottime prestazioni, la squadra avesse bisogno di un ribaltone. Dopo il pareggio di Casavatore tutti ci davano per retrocessi, invece grazie ai giocatori ed al sottoscritto il Solofra va a giocarsi una finale. La verità – continua Cocchia – è che la dirigenza sostiene che io volessi sfasciargli la squadra, che ho organizzato un’amichevole per vendere dei loro giocatori. Invece ho sempre mediato tra i calcettisti e la società, anche quando questa non ha mantenuto gli impegni, trattenendo chi voleva andare via. Infine hanno rinnegato l’accordo economico con me. La scossa potevano darla tre mesi fa oppure mantenendo gli impegni con i giocatori. Ieri non hanno avuto nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia, prima di venire al campo hanno chiesto se fossi andato via. I giocatori del Solofra si sono già offerti ad almeno tre squadre della zona, alcuni di loro sono a pezzi”.