Il protagonista di questa settimana è Giuseppe Madonna, universale del Napoli Ma.Ma. capitano lo scorso anno della formazione Juniores campione d’Italia. Scopriamo chi è in campo e fuori.
Come hai iniziato a giocare a calcio a 5?
“Dopo aver vinto un torneo amatoriale, l’organizzatore mi fece incontrare Alberto Cervo. Feci un provino con lui e mi mandò da Padre Federico De Candia, che subito mi fece giocare con la sua squadra Allievi. Andò abbastanza bene e dopo un po’ lui fece la C1 con il Napoli Arpino, confermandomi sia in prima squadra che nelle giovanili”.
Descrivi le tue caratteristiche tecnico-tattiche.
“Sono un giocatore universale, intelligente tatticamente. In possesso palla non mi piace buttarla via, poi difendo abbastanza bene e mi piace andare nell’uno contro uno facendo assist e gol. In ogni caso cerco di dare una mano alla squadra in tutti i modi”.
C’è un giocatore nel futsal a cui ti ispiri?
“Mi ispiro molto al mio amico Pedro Guerra, ma forse a me piace puntare di più”.
Hai un soprannome legato al calcio a 5?
“No, non ancora”.
Chi è Giuseppe Madonna fuori dal parquet?
“Sono un ragazzo semplice. Ci sono sempre per amici, famiglia e fidanzata. Mi piace far ridere la gente e sono un vero rompiscatole”.
Cosa si prova ad essere campione d’Italia da capitano?
“E’ stata una sensazione stupenda. Segnare due gol nella partita più difficile dell’anno, quella finita 3 a 2 contro l’Audax Santangelo, mi ha dato emozioni uniche. Alzare la coppa da capitano è stato fantastico: non avrei mai immaginato un anno così e spero di ripetermi con l’Under 21”.
Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno e per il futuro in questo sport?
“In questa stagione spero di dare una mano alla prima squadra e di vincere con l’Under 21 per alzare di nuovo quella coppa. In futuro spero di essere chiamato dal ct della Nazionale Under 21 Albani per misurarmi in campo internazionale”.