La seconda intervista è dedicata al numero uno della New Team Sangiuseppe Saverio Nunziata. Scopriamo chi è oltre il mondo del futsal, i suoi segreti, le sue emozioni quotidiane.
Presidente, prima di tutto le chiediamo cosa fa nella vita. Qual è la sua attività e da quanti anni la svolge?
“Lavoro nel campo delle scommesse, sono capo area della Campania di un’importante società e ne ho una personale. Inoltre aiuto mio padre nella sua attività edilizia”.
Cosa dicono in famiglia della passione legata al futsal?
“La mia famiglia è estranea a questa passione. Mio padre trascorre molto tempo fuori e non ha la possibilità di seguire, anche se è molto appassionato di calcio e quando lo praticavo mi era sempre vicino. Le mie sorelle sono contrarie al calcio a 5, a mia madre non piace”.
Ha altri hobby?
“Sì, ascoltare musica e andare a pesca”.
Lei tifa? Parliamo di calcio ovviamente…
“Non ho una vera e propria squadra del cuore. Sono un simpatizzante del Napoli ed essendo appassionato di calcio mi piace guardare le partite”.
C’è la partita decisiva per un grande obiettivo del Napoli e quella decisiva della sua squadra di calcio a 5. Che fa?
“Senza dubbio vado a vedere la mia New Team”.
Da quanto tempo vive nella galassia del futsal?
“Alcuni anni fa andavo a vedere qualche partita, poi nel 2008 un gruppo di amici mi ha coinvolto volendomi come presidente: da allora non posso più farne a meno”.
Il ricordo più bello legato alla sua esperienza in questo sport oppure ci racconti un aneddoto in particolare.
“Ricordo con enorme piacere il salto dalla Serie D alla C2: quando tutto sembrava finito riuscimmo ad ottenere la promozione”.
Cosa non le piace del calcio a 5?
“Non mi piacciono le regole, che vengono rese note due giorni prima dell’inizio del campionato, ed il troppo potere che ha un arbitro nel decidere a suo piacimento una partita. Ci sono direttori di gara in Serie D che l’anno dopo te li ritrovi in C1”.
Ci dia la sua ricetta per migliorarlo.
“La mia soluzione è il dialogo. Bisogna sedersi intorno a un tavolo e decidere le regole tutti insieme, ascoltando i problemi di ognuno”.
Il suo portafortuna?
“Non sono un tipo scaramantico”.