C’è poco da dire al termine di una sfida che è durata praticamente solo 40 minuti. Il Granianum ci impiega tanto a chiudere la gara col Quarto. I flegrei scendono in campo con un solo quintetto over a disposizione causa la rivoluzione d’ottobre avvenuta in settimana. Dopo un violento acquazzone al Green park si gioca. Il manto sintetico tiene alla perfezione, ma si parte con 10 minuti di ritardo.
I ritmi sono blandi, i rosso blu fanno fatica ad uscire, ma i padroni di casa la sbloccano solo al 7′ con Mirano, tripletta per lui. A tenere in partita il Quarto ci riesce il portiere Lauro. Sono sanguinosi alcuni errori dei giallo blu graziati da Loasses a metà della prima frazione quando un suo lob colpisce la traversa.
Un muro di gomma Lauro che respinge qualunque cosa. I flegrei si corazzano davanti al proprio portiere e provano a ripartire. Gli errori dei padroni di casa avvengono solo sotto misura e la gara non decolla. All’ultimo minuto si fa male Lauro, Errico non ha il portiere di riserva e tra i pali va Di Donato. Un cambio in meno nella ripresa che il Granianum chiude in 7′ dal quarto, all’undicesimo con Mirano, Palumbo e Ferraioli.
Tutta in discesa la restante parte del match per i giallo blu che mettono dentro i giovani Di Martino, Donnarumma e Caiazzo. Si affida alla sua panchina invece Errico che risponde con la linea verde.
“Importante il successo odierno – commenta Malafronte -. Continua la nostra rincorsa. Forse una pecca non averla chiusa prima”. Coppa, campionato e linea verde per il trainer gragnanese.
“Mercoledì c’è la coppa alla quale teniamo particolarmente. Oggi c’è stata anche l’opportunità di far crescere i nostri ragazzi senza particolari pressioni. Il futuro appartiene a loro”.
Mastica amaro Errico che è stato costretto dalle circostanze a fare di necessità virtù. “Abbiamo retto 40 minuti e siamo contenti di quanto fatto in quella parte di gara quando tutto era ancora in discussione. Peccato aver perso il nostro portiere a fine primo tempo, contento dei miei ragazzi. Poi è stata tutta in salita, continueremo a lottare sino alla fine”.
dall’inviato Josè Astarita