CLUB PARADISO ACERRA: TERRACCIANO, INCORONATO, di SARNO, D. ESPOSITO, SCANIGLIA, SORIANO, F. ESPOSITO, MARZANO (K), DENTINO, DE ANGELIS, D’ANTò TROCCHIA. All. SORIANO
REAL BOYS MADDALONI C5: CIOFFI, VINCIGUERRA, ABITABILE, D’AIELLO, FIORILLO, PASCALE, FRANCESCHETTI (K), CLEMENTE, CARFORA, MURANTE, CERRETO, DI FRANCESCO. All. PERNICE
Arbitro: Giovanni Basile di Agropoli
Risultato finale: 3-1
Reti : P.T. 7′ SCANIGLIA (P). S.T. 4′ SCANIGLIA (P), 19′ DENTINO (P), 22′ FRANCESCHETTI (R.B.M.)
Falli subiti: P.T. 3-3; S.T. 2-5
Ammoniti: SCANIGLIA (P), MURANTE (R.B.M.)
Recupero: P.T. 2 min. S.T. 3 min.
Note: al 15′ del secondo tempo espulso Vinciguerra (R.B.M.) per aver colpito al volto con un pugno Scaniglia (P).
Un centinaio gli spettatori con una discreta rappresentanza ospite.
ACERRA. Un Paradiso quadrato, compatto e determinato abbatte la capolista e si rilancia nella lotta promozione. Questa la sintesi del big mach dell’ottava giornata tra Paradiso e Real Maddaloni. Mister Soriano decide di sfidare i primi della classe con De Angelis trai pali, Davide Esposito centrale, sugli esterni il duo ex Acerrana Trocchia Dentino e nel ruolo di pivot il bomber Scaniglia. A sua volta Pernice tentando di continuare la serie positive che li vede sempre vincenti nelle ultime cinque schiera Cioffi, Vinciguerra, Franceschetti, D’Aiello e Murante. La solita fase di studio tra gli uomini in campo dura meno di centoventi secondi; al secondo minuto D’Aiello, ben servito in profondità da Murante, costringe De Angelis ad un poderoso intervento in uscita. Sin da subito gli ospiti dimostrano di voler legittimare il primato e di voler fare la partita; ma difronte c’è il miglior Paradiso casalingo della stagione: non tema la sfida e gioca a viso aperto trovando il vantaggio al settimo. Errore in disimpegno di Vinciguerra, sulla palla si avventa Trocchia, entra in area supera l’avversario e serve l’accorrente Scaniglia; il pivot acerrano allunga il sinistro e deposita la palla in rete. Sul vantaggio rossoblu la compagine maddalonese prova a reagire ma troppo spesso l’ultimo passaggio è fuori misura. Partita viva che da l’impressione di potersi sbloccare in un verso o nell’altro in qualsiasi momento, ma le uniche vere potenziali occasioni da rete sono di marca acerrana: prima Soriano da fuori aria e poi Scaniglia da pochi passi costringono Cioffi a due interventi provvidenziali per le sorti dei gialloblu. Si giunge così all’intervallo col parziale di uno a zero. I secondi trenta minuti si aprono con il Paradiso all’arrembaggio, la squadra di casa appare più vogliosa e determinata: nei primi tre minuti solo Cioffi, bravo prima a chiudere in uscita su una percussione di Incoronato e poi a bloccare la conclusione di Scaniglia, mantiene in gioco la capolista. Ma al quarto dinanzi allo strapotere di Scaniglia deve piegarsi anche lui: il numero sette rossoblu riceve palla da Incoronato nel cerchio di metà campo, si gira punta un avversario, lo supera e dai venti e passa metri lascia partire un mortifero mancino che non lascia scampo agli avversari: 2a0! Il doppio vantaggio gasa a dismisura i padroni di casa; quella che ne vien fuori è un dieci minuti di assoluto predominio di campo da parte del Paradiso, vicino al terzo goal con Trocchia, Dentino e ancora Scaniglia. Proprio quest’ultimo al quarto d’ora, al termine di una nuova serpentina in area conclusasi con un diagonale mancino deviato in angolo dal numero uno ospite, fa perdere le staffe a Vinciguerra che, forse sentendosi impotente dinanzi al suo strapotere, lo colpisce al volto con un pugno. L’incomprensibile gesto scatena una piccola discussione in campo ma un attento e deciso direttore di gara, nella fattispecie si tratta del signor Basile di Agropoli (ottima la sua direzione!), prende in mano la situazione espellendo Vinciguerra e sedando gli animi in campo. Con l’uomo in più Scaniglia e company riescono a trovare anche il meritato terzo goal: Trocchia crea, Scaniglia perfeziona e Dentino insacca! Tre a zero e partita che si avvia alla conclusione. Ma il più classico copione dei finali senza emozioni viene strappato dall’orgoglio dei casertani che ricordandosi di essere la capolista attaccano a spron battuto. Il colpo di coda regala agli uomini di Pernice un calcio di rigore, prontamente trasformato da capitan Franceschetti. Il rischio di finale da horror per i padroni di casa c’è tutto, anche considerata la consistenza degli avversari, ma a sventare lo spauracchio ci pensa De Angelis (ottima la sua prestazione, incorniciata da magistrali interventi negli ultimi dieci minuti) bravo a neutralizzare tutte le potenziali occasioni del Real Boys Maddaloni. Interventi in uscita, opposizioni col corpo, deviazioni di coscia e tuffi: ricorre a tutto pur di non dare un dispiacere al centinaio di tifosi posti intorno al campo! E se l’avversario indovina la giocata della partita lui indovina la parata: come al trentesimo quando s’inarca, vola e mette in angolo, togliendolo dal sette, il tiro d’esterno dal limite dell’aria di Clemente. Questa l’ultima emozione del match, non c’è più tempo: Basile fischia per tre volte e fa partire il boato di liberazione del Paradiso. Vittoria essenziale per morale e classifica! Il ciclo di ferro continua: ora sotto con Montesarchio, Folgore e poi c’è il derby!
Ufficio stampa A.S.D. CLUB PARADISO ACERRA
Salvatore d’Anza
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