Spett.le Redazione,
Mi è doveroso intervenire a seguito di dichiarazioni erroneamente riportate a mio nome, per chiarire la mia posizione personale e quella della società.Il tecnico Enrico Errico si è dimesso con un semplice sms in mattinata, ma all'interno della società c'era tutta l'intenzione di risolvere le problematiche all'interno del gruppo, prendendo le decisioni più giuste, compresa quella di cambiare allenatore. E' vero, alcuni giocatori non erano più in sintonia con il tecnico, ma non è stata soltanto la gestione del gruppo a non convincerci. Siamo solo all'inizio, ma con gli sforzi intrapresi in sede di mercato, non ci aspettavamo di uscire al primo turno di Coppa Italia, a vantaggio di una squadra, la Sonfiditalia, di categoria inferiore, e di raccogliere appena tre punti dopo tre gare di campionato. Abbiamo cercato di costruire una squadra competitiva, cercando di esaudire le sue richieste, ed anche in questo senso, non siamo rimasti soddisfatti visto che Longobardi, Battistone, Cervo e Carotenuto, fortemente sponsorizzati dal tecnico, non hanno praticamente mai iniziato la stagione con la casacca gialloblù. Sono rammaricato per troppo clamore sollevato intorno alla vicenda, spero soltanto che la New Team possa uscirne più forte da questa situazione. Nonostante tutto, ringrazio il tecnico per quanto espresso alla causa della New Team, e gli auguro le migliori fortune per il proseguo della sua carriera.
In fede,
Saverio Nunziata
Presidente New Team San Giuseppe C5
Rispetto a questo comunicato il presidente Nunziata fa un'ulteriore e definitiva rettitifica: "Purtroppo c'è stato un difetto di comunicazione. Le mie dichiarazioni riportate questa mattina erano giustissime e non erroneamente riportate a mio nome, vanno solo integrate con quanto di seguito è scritto nel comunicato. Resta il fatto che i risultati ci avevano un po' delusi, ma avevamo tutta l'apertura mentale per fare un confronto e cercare di ricucire lo strappo con il gruppo. La decisione del mister è stata quella di andarsene e per noi finisce qua. D'ora in avanti non parleremo più".