Questa settimana teniamo un piccola lezione di semiotica sulla stretta di mano.
Lo studio di un segno, com’è la stretta di mano, è fondamentale per dare poi a quel segno il giusto peso, la giusta interpretazione, la dovuta importanza.
La stretta di mano solitamente suggella un accordo tra gentiluomini, tanto che spesso sentiamo banalmente ripetere che “nei tempi passati bastava una stretta di mano”, diciamo banalmente perché per noi quel gesto che sostituisce carte, contratti e inchiostro è ancora maledettissimamente valido.
La stretta di mano ha origini antichissime e nacque, apparentemente, come modo di far verificare che non si possedessero armi, un gesto di pace insomma, un gesto nobile. Da questo uso si è giunto al saluto come lo conosciamo noi, ma ha mantenuto quel sapore di nobiltà, quel senso alto di “patto” tanto da far coniare il proverbiale:
“BASTA UNA STRETTA DI MANO”
Già ma vi starete chiedendo il perché di tutto questo “paraustiello” ???… perché in un mondo dilettantistico come il nostro, dove non circolano i milioni di € del calcio, dove gli “interessi” e il profitto non esistono, il gesto della STRETTA DI MANO conta ancora di più. Diventa il primo e fondamentale modo di conoscere chi si ha di fronte.
Dare la mano, stringere una mano è un ATTO formale e sostanziale, è la prima presentazione, è il mezzo con il quale si afferma la propria identità. Chi si dimentica di aver stretto un patto con una stretta di mano, senza neanche la giustificazione di una condizione impareggiabile sopraggiunta (che non approviamo ma potremmo, forzando un po’, giustificare) tradisce la nobilità del gesto e, oggi come in passato, viene “pesato” per quello che è, rischiando così di rimanere con un pugno di mosche in mano.
Non siamo al calciomercato dei Paperoni del calcio, non abbiamo ingaggi da offrire, ma abbiamo una deontologia e nel nostro codice, come in quello del Lepanto la stretta di mano viene prima di carte, contratti e inchiostro. Perché non abbiamo armi da nascondere e non vogliamo nelle nostre squadre \ famiglie gente che si dimentica di una stretta di mano, non ci fidiamo… che ci volete fare: SIAMO GENTE ALL’ANTICA!
CHI VUOLE INTENDERE, INTENDA.
Alla prossima.
Comunicato stampa United Colours of Futsal