Riceviamo e pubblichiamo
La presente lettera, va considerata quale risposta alle accuse rivolte dagli ex avversari di Coppa Campania dell’ ASD Parco Città nei Ns. confronti.
In particolare ci troviamo costretti a smentire diverse falsità, diffuse tramite mezzo stampa, circa il reale andamento della partita.
Andremo quindi ad elencare una serie di virgolettati tratti dall’articolo rilasciato dal Loro Ufficio Stampa, che a Ns avviso meritano di essere confutati, in quanto esternazioni palesemente false e con chiaro intento diffamatorio.
1. “[…] Sputavano su ogni persona presente in campo che non facesse parte della propria squadra […]”;
2. “[…] e addirittura rompevano il naso a Saturnino, reo di aver commesso un fallo senza neanche farlo volontariamente. […]”
3. “ […]Un bollettino di guerra a fine partita […] Imparato polpaccio lesionato […] Veneruso […] botte su entrambe le gambe e Saturnino naso rotto sono solo alcune delle lesioni riportate dai giocatori corallini.[…]”
4. “ […]Dirigenti della squadra locale tra cui l’allenatore che non riuscivano a controllare i propri giocatori (se così possono essere definiti). […]”
5. “ […] dopo essere stato espulso, accingeva con sputi e pietre il direttore di gara e i giocatori nerazzurri […]”
6. “[…] subire schiaffi pugni e sputi é troppo […] la cosa che mi lascia allibito è che a fine gara nessuno ci ha chiesto scusa […]”
7. “[…] un gancio in pieno volto a Saturnino con naso rotto e sanguinante […]”
Se questo fosse davvero il riepilogo di quanto avvenuto nella serata di Mercoledì 25 Gennaio, allora oggi ci troveremmo a dover dare conto alle autorità preposte al controllo disciplinare. Ma siccome la realtà discosta non poco dalla descrizione che l’Ufficio Stampa corallino ne ha fatto, è giusto precisare che:
1. Nell’usare il verbo “sputavano” l’Ufficio Stampa afferma che più persone si accingevano al gesto e che tra le vittime dello stesso ci dovesse essere anche il direttore di gara. Quest’affermazione è in palese contrasto con la realtà in quanto, l’unico soggetto della Ns. squadra che si è macchiato con questo gesto era stato, precedentemente ad esso, espulso e successivamente ad esso, allontanato dai nostri stessi Dirigenti e Calciatori dal campo di gioco. E comunque il direttore di gara, non è mai stato offeso nella sua persona né verbalmente né fisicamente da membri della Ns. panchina.
2. Nonostante non sia in possesso di referti medici che possano sostenere questa tesi, ne risultino querele e/o denunce che riguardino i punti 2, 3, 6 e 7, l’Ufficio Stampa corallino sostiene che uno o più dei nostri giocatori abbia volutamente aggredito un avversario fratturandogli il naso. A tale accusa rispondiamo con le poche conoscenze mediche che possediamo che sono sufficienti a far notare che una persona con il naso “rotto” non sarebbe riuscita a disputare altri 20 minuti di gara, per quanto stoica e insensibile al dolore essa fosse.
3. Sono in ultima analisi da segnalare le esternazioni ai punti 3,4,5 e 6 che oltre ad essere in palese contrasto con la realtà, nascondono, in modo neanche particolarmente velato, intenti diffamatori, che la Ns. Società, rigetta al mittente, anche sottolineando che né mamme, né bambini, hanno avuto da recriminare su atteggiamenti antisportivi che, qualora si fossero presentati, sarebbero stati opportunamente evidenziati da provvedimenti arbitrali.
Con la presente, in allegato all’articolo rilasciato dall’Ufficio Stampa dell’ASD Parco Città, la Cops Soccer 5 vuole far presente che sono in corso d’opera valutazioni sulla possibilità di querelare chi, in piena coscienza di quanto affermato e con chiari intenti denigratori, ha affermato falsità circa la Ns. società.
In Fede
Cops Soccer 5
Per concludere il nostro capitano Roberto Caracciolo che da anni calca i campi di calcio a 5 e che ne ha vissute di tutti i colori, tiene a fare alcune precisazioni personali:” Sono rimasto allibito da ciò che ho potuto leggere sia dagli articoli pubblicati sui maggiori siti di calcio a 5 che da commenti personali pubblicati dai tesserati e/o dirigenti della società Parco Città sul loro sito internet e sulla pagina del social network “Facebook”, dove hanno utilizzato termini che eviterò di riportare e che assolutamente non appartengo ne alla mia persona ne alla società che rappresento. Entrando nello specifico, come già ampiamente spiegato nel comunicato societario, la partita è sicuramente stata giocata da entrambe le parti in maniera maschia, e ci tengo a precisare che anche all’andata fù lo stesso, ma a parte alcuni episodi che in seguito menzionerò nessuno è andato oltre, poi se loro credevano che visto il risultato dell’andata che ci vedeva in svantaggio di tre reti, sarebbero venuti sul nostro campo a giocare una partita come se fosse allenamento, di certo si sbagliavano. Faccio queste precisazione perché la nostra è una società seria che prende le distanze da certi atteggiamenti basterebbe sottolineare che è una associazione costituita da Forze dell’Ordine e che sino ad oggi non ci ha mai visti protagonisti di nessun tipo di episodio sgradevole e di ciò ne possono essere testimoni le varie società Atrletico Pomigliano, Virtus Ischia, Vip Club Soccer Vomero e Farisei che sono state ospitate in maniera impeccabile dalla nostra società. Detto ciò è giusto prendere le distanze da chi in qualche modo ha utilizzato un comportamento poco consono rispetto a quelle che sono le nostre prerogative, ma che purtroppo in seguito ad un’espulsione come spesso accade ha perso letteralmente la testa e ciò lo si vede anche su campi dove ci sono i professionisti del calcio, cioè quella di attingere con sputi una volta uscito dal campo la panchina avversaria. Solo di questo e dico “solo di questo” posso chiedere scusa alla società Parco Città, per il resto tutto ciò che è stato detto e scritto sono solo calunnie. L’altro episodio tanto recriminato che avrebbe causato la “rottura del naso” cosa a dir poco ridicola come del resto quella di dire polpaccio lesionato (probabilmente non si rendono conto nemmeno di ciò che scrivono o non sanno il significato delle parole che usano) è stato un semplice fallo di reazione, sicuramente non un bel gesto, ma a pensarci mi vien da ridere, perché commesso da una persona che non farebbe paura nemmeno ad una mosca, il cosiddetto “pezzo di pane”, che è un padre di famiglia esemplare e che proprio per evitare qualsiasi tipo di discussione o di episodio spiacevole chiede di essere escluso dalle convocazioni per le partite di trasferta, e con questo credo di aver fatto capire di chi si stà parlando, ha semplicemente, data la tensione della partita reagito in maniera eccessiva ad un brutto fallo da tergo subito.
In conclusione tengo a sottolineare che al termine della gara a testimonianza della nostra sportività tutta la squadra ha salutato gli avversari con abbracci e strette di mani in segno di congratulazione per la meritata conquista dei quarti di finale, ed io stesso ho abbracciato mister Conte proprio per complimentarmi del bel risultato ottenuto anche perché a nostro giudizio il merito esclusivo di questa qualificazione va tutto attribuito a lui e al bravissimo calciatore Veneruso, veri artefici di questa qualificazione.