
A gennaio ha sostituito Pietro Sorrentino sulla panchina dell’Agostino Lettieri, ma prendere le squadre in corsa non è nel suo credo, è stata una meravigliosa eccezione: i suoi dettami maniacali, quasi integralisti – come lui stesso definisce -, che coinvolgono possesso e pressione alta necessitano di tempo e grande applicazione. Spesso, però, nella maggior parte dei casi non viene rispecchiata una reciproca disponibilità, che in quel di Montoro invece è stata enorme. “Sono stato molto fortunato, ho trovato un ambiente sereno e ascolto totale da parte dei ragazzi e della società. Alleno da quasi quindici anni e il presidente Barone è tra i migliori con cui abbia mai avuto a che fare”.
SALVARCI. “In precedenza in sei gare abbiamo avuto di fronte le prime tre della classe, ora nelle trasferte di Sorrento e Campagna dobbiamo agguantare la salvezza ed evitare il play-out. Non ci sarà Roberto Negri fino a fine stagione per problemi muscolari, e sarà un’importante defezione purtroppo insieme ad altre, ma non dovrà essere un alibi”.
CRESCIAMO, POSSIAMO GETTARE BASI PER IL FUTURO. “La nostra crescita è stata evidente già in virtù delle prestazioni con Coast e Dolcevita, e ancora di più nel successo ai danni dell’Ancora. Contro il club di Gargiulo sarà una finale e rappresenterebbe un enorme passo in avanti anche in vista del futuro, poiché restare in C2 sarebbe il trampolino di lancio per progetti di maggiore caratura a partire dalla prossima annata con i giovani in primo piano”.
RICORDI. “I tre anni a San Nazzaro furono importanti e l’esperienza in quel di Benevento è stata veramente preziosa dal momento che la società è di grande rilievo, condotta da Collarile, che sta facendo un ottimo lavoro”.