Una rimonta che rende ancora più dolce il sapore del successo. L’Irpinia torna in quella serie A che aveva salutato, solo temporaneamente due anni fa. Tutta l’emozione diOrnella Lanzaretti, colei che ha affidato la rosa al più che navigato mister Iamunno. “La soddisfazione è stata grande – dice la vice-presidente e ds del sodalizio, – l’anno scorso non abbiamo centrato l’obiettivo per un calo di concentrazione avuto nella parte finale. Questa volta non c’è stato, gruppo compatto fino alla fine. La sconfitta di Rimini è stata una partita storta, positivo che sia stata quella perché non poteva andare peggio: l’avessimo rigiocata dieci volte l’avremmo sempre vinta. Sono sempre stata fiduciosa, mai il minimo dubbio. Al fischio finale è stata una liberazione, ti crolla addosso tutto lo stress e la stanchezza dell’annata che per quanto possa essere sembrata facile, ha avuto le sue complicazioni. Non è mai semplice tenere costantemente al meglio il collettivo”.
“Ora abbiamo acquisito il diritto per il massimo palcoscenico e dovremo ripartire con una struttura rinforzata. Spero di incontrare subito la proprietà per capire cosa si vuol fare e sfruttare questo tempo guadagnato a disposizione. Su una base solida si può poi pensare al resto, intendo portare avanti questa filosofia se mi verrà dato il consenso”.
“Un qualcosa di assurdo, un viaggio a velocità supersonica – incontenibile coach Iamunno. – Nove derby su nove, semifinale di Coppa e trionfo finale con promozione. Un’applicazione maniacale che ha dato valore ad ogni singolo allenamento, uno staff eccezionale nelle persone di Marco Guercio, il preparatore dei portieri, il prof Paolo Aiello, l’onnipresente Gina Russo e il riferimento in assoluto Ornella Lanzaretti. Un grazie speciale a chi ha dato forma e contenuti, la squadra che non si è mai tirata indietro, fidandosi del mio lavoro e raccogliendone i frutti”.