La Società Azzurra Marigliano Napoli Arpino dopo aver letto il comunicato stampa della SOCIETA' REDAS NAPOLI, apparso sul vostro sito e sicuramente divulgato ai maggiori siti specializzati ed organi sportivi, a firma del Sig. Giuseppe Abbondanza, in merito alla gara di domenica scorsa tra le rispettive selezioni Under 21, ritiene opportuno precisare quanto segue:
Per prima cosa, a torto o a ragione, ci sentiamo in dovere di porgere le nostre scuse alla Società ospitata la scorsa domenica, ai suoi ragazzi ed allo staff tecnico, nel caso in cui ci sia stato da parte di TUTTA la nostra società, o da qualunque altro nostro singolo tesserato, un atteggiamento poco corretto e non consono ai nostri ideali che possiamo garantire essere uguali se non maggiori di quelli insiti nella vostra rispettabilissima società. Tutti i componenti della nostra "famiglia" conoscono bene quali siano i valori da insegnare ai giovani e francamente non sappiamo classificare questo suo sfogo, che può essere molto vicino ad una lamentela verso la classe arbitrale o forse un appunto a chi ha voluto "vendicarsi", come Lei stesso afferma, di una sconfitta patita nei suoi confronti tempo fa. In ogni caso non è a noi che Lei doveva indirizzarlo, innanzitutto perché nel nostro commento alla gara, fatto comunque non da un giornalista professionista, tenuto a raccontare i fatti dall'alto dell'imparzialità e strettamente legato ad un codice deontologico, bensì da un nostro dirigente incaricato di curare la divulgazione delle nostre attività il quale, vede la partita da tifoso e la racconta in modo colorito e sicuramente di parte, non vi abbiamo trovato una sola parola indirizzata ai suoi giocatori dove li si accusava direttamente di sbagli o di vistosi errori. E poi anche per i seguenti motivi:
1) Nei "valori" di cui Lei parla c'è certamente il rispetto delle regole e noi tutti dato che partecipiamo ad un gioco…abbiamo il dovere di insegnare ai nostri ragazzi che esiste un regolamento e che questo va rispettato, per cui non è una colpa da addebitare alla nostra società se un arbitro nel far rispettare la regola vi fa ripetere per ben 3 volte la rimessa in gioco. Semmai è un suo compito….
2) Sempre nel rispetto delle regole è colpa della nostra società se l'arbitro non la fa accomodare in panchina poiché sprovvisto di tesserino valido e qualificante da allenatore? Con tutto il rispetto per suo padre, ma Lei è stato un tantino presuntuoso quando ha cercato di ovviare al problema sollevato dagli arbitri sulla sua posizione irregolare in distinta, addebitando al grande Peppe Abbondanza la paternità del sua regolarità in panchina benché sprovvisto di autorizzazione federale, Questo è un campionato nazionale non un torneo di quartiere!
3) Idem vale per coloro che siedono in panchina e che rappresentano la squadra nelle vesti di dirigente accompagnatore ufficiale, senza la tessera impersonale l'arbitro non ha fatto altro che far rispettare il regolamento FIGC non autorizzando il pseudo dirigente a compiere il suo compito facendo firmare la distinta di gara al capitano. Lo stesso vale anche per la figura del massaggiatore il quale solo se qualificato e con tanto di certificazione al seguito può accomodarsi in panchina ed entrare in campo, previo autorizzazione dell'arbitro ed intervenire sui giocatori bisognosi di cure specializzate.
4) Sig. Abbondanza Lei è un giovane allenatore che svolge questo compito con tanta passione e fa parte di una famiglia, ora si che è importante sottolinearlo, che da più generazioni vive nello sport e sa bene che di errori e sviste arbitrali c'è ne sono e c'è ne saranno sempre ma non può, dopo aver perso la partita anche nettamente, venir a recriminare per un eventuale rigore non assegnato al 2° minuto del primo tempo. Noi la scorsa settimana abbiamo perso una partita a Marcianise prendendo il goal decisivo ad 1° minuto dalla fine e gli ultimi 30 secondi di gioco se ne sono andati a benedire a causa del cronometrista che non fermò il cronometro, se va a rivedere il commento del nostro addetto stampa non ne fa assolutamente menzione. Questo per noi significa insegnare ai ragazzi l'educazione sportiva, accettare la sconfitta anche quando questa non è meritata o che a provocarla sia stata un errore arbitrale. Non è certo con il suo modo di protestare prima, durante, alla fine ed ancora ora…che si fa educazione sportiva.
5) Ritorno alla mia considerazione iniziale, precisando che non è nel nostro costume essere inospitali o comportarci in maniera incivile ed irrispettosi ma siamo più che convinti che il suo sfogo sia dovuto più che altro a qualche ruggine di vecchia data tra lei ed il nostro mister quando entrambi eravate alla guida di altre squadre e sotto un nome diverso da quello attuale. Per cui tutto ciò non ha ragione di esistere, viceversa la invito a metterci una pietra sopra, cosa che inviterò di fare anche al nostro mister Izzo il quale peraltro finora non ha messo becco in questa questione de Lei sollevata, e consiglio ad entrambi di andare a prendere una bella tazza di camomilla…poiché ambedue, sia nel campo o da fuori, come il suo caso di domenica scorsa, siete due bravissimi trainer vulcanici ed insopportabili… per chi vi è accanto. Con infinita stima ed amicizia. Firmato, Il direttore generale, per nome e per conto della società Azzurra Marigliano Napoli Arpino, Ezio Riccobene.