L’attuale situazione di classifica del Benevento ? quanto di pi? lontano si potesse immaginare in estate, a fronte delle operazioni di mercato realizzate dal presidente Filippo Polcino per consolidare quanto era stato fatto di buono nella passata stagione, la prima del
sodalizio giallorosso.
Sette punti in dieci giornate sono un dato numerico amaro e indiscutibile, l’anticamera di una sicura retrocessione per chi non avesse mai visto giocare la formazione di Marcello Serratore, eppure i giallorossi escono ogni sabato dal campo con i complimenti degli avversari, stupiti della classifica dei sanniti.
Ed allora, chi meglio di Filippo Polcino pu? commentare oggi, per cos? dire “a cuore aperto”, il primo scorcio di stagione del Benevento e l’allarmante situazione di classifica?
Nell’intervista che abbiamo realizzato con il massimo responsabile del club sannita si ? parlato di tutto – mercato, classifica, arbitraggi – senza escludere la domanda pi? spinosa, quella sulla rinnovata o mancata fiducia nell’allenatore. Ecco le sue risposte.
Presidente, affondiamo subito il coltello nella piaga, senza giri di parole: sette punti in dieci giornate, si deve gi? parlare di stagione fallimentare per il Benevento?
Penso che per il momento la stagione sia fallimentare al massimo, comunque noi continueremo a lavorare per rimettere in piedi una stagione iniziata malissimo. Purtroppo la squadra, pur giocando bene, non riesce a fare risultato. Non so dare una spiegazione, nella gara con il Vesevo ed in quella con il San Giorgio i ragazzi non si sono espressi al meglio e le due sconfitte ci stavano. Nelle altre gare la squadra si ? espressa bene ma vuoi i legni, vuoi prestazioni
eccellenti dei portieri, vuoi che quando deve andare tutto storto le cose si complicano oggi parliamo dal fondo di una classifica che si fa preoccupante.
In estate, nel presentare la squadra si era parlato di un Benevento pi? competitivo rispetto a quello della prima stagione di A2, oggi la classifica dice altro: quali possono essere le ragioni fondamentali di tutto questo?
Sicuramente qualcosa sta andando storto, ma se dovessi dire cosa mi risulta difficile. Ammetto che era nelle nostre intenzioni rinforzare la rosa di partenza nel mercato di novembre, ma non pensavamo di trovarci nelle condizioni in cui siamo. Tenteremo di aggiustare qualcosa in questo mese sotto il profilo della rosa giocatori. In alternativa mi resta un pellegrinaggio da qualche parte… Scherzi a parte, la cosa di cui sono comunque contento ? che anche in questi
momenti il nostro gruppo – dirigenti, tecnici e giocatori – sono uniti pi? che mai. Nessuno sta cercando il colpevole su cui scaricare le responsabilit?, almeno in questo penso di aver lavorato bene.
Qualcuno sussurra, nemmeno tanto sottovoce, che il tuo unico obiettivo erano i play off, e che non raggiunti quelli e se la situazione negativa perdura pensi di mollare con il calcio a 5, cosa c’? di vero?
E’ una falsit?, o meglio, il mio obiettivo per quest’anno era centrare la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia e poi si vedeva per il resto del campionato. Per il primo obiettivo non c’? pi? nulla da fare, per il secondo ormai non ci resta che lottare per guadagnare una posizione pi? tranquilla in classifica ed evitare di sostare a lungo nella zona retrocessione. Infine ? meglio chiarire una volta per tutte che il nostro progetto ? a medio e lungo termine, ossia non sar?
un’annata storta a farmi demordere dal portare avanti un progetto che ? molto pi? articolato e complesso su questo sport. Nelle nostre idee c’? quella di avere a disposizione strutture dove avviare un settore giovanile, una scuola calcio, integrarci con il territorio e lavorare
nel sociale ed altro. Sbaglia chi pensa che il nostro unico obiettivo ? fare punti e puntare a vincere campionati.
Veniamo alla questione arbitraggi: voi vi siete lamentati molto dopo quanto avvenuto a Roma nella gara con la Brillante, ma le vostre rimostranze non rischiano di essere lette come un alibi, vista la classifica?
Tutti sanno che non ? mio costume lamentarmi, non sono un tipo piagnucolone, ma quello che ho visto fare a Roma nella gara con la Brillante ? stato sconcertante. Subire cinque falli contro nei primi 8 minuti di gioco ci ha spezzato le gambe, se poi aggiungiamo l’espulsione di Perrotti (uno che nella passata stagione, in un intero campionato, ha preso 2 cartellini gialli) ? stato il colpo del ko. Tralascio il commento degli altri errori altrimenti scrivo un libro… La cosa di cui sono rammaricato ? che i due signori – “chiamarli arbitri a mio parere non so” – la settimana dopo sono andati ad arbitrare in A1, come punizione naturalmente! Penso che il nostro sia
uno sport bellissimo e tra i pi? spettacolari, ma se non cresce il grado di professionalit? da parte di tutti non avr? mai un futuro in primo piano bens? da sport del quartiere.
Da dove pu? venire la scossa utile ad invertire la lunga serie negativa del Benevento? Un’eventuale prossima vittoria sarebbe sufficiente a ricaricare l’ambiente?
Penso che i miei ragazzi non hanno bisogno di nessuna scossa, anzi penso che si stiano impegnando al massimo e stanno lavorando bene. I risultati arriveranno, ? solo questione di tranquillit?. Non dobbiamo farci sopraffare dalla psicosi della vittoria altrimenti rischiamo
grosso. Sono sicuro che abbiamo allestito una buona squadra, fatta di elementi di valore assoluto, che pu? dire ancora molto in questo campionato, alla fine vedremo se ho ragione. Parafrasando un famoso gioco, non sono nelle condizioni di buttare nessuno dalla torre, se
non me stesso.
Che significa “buttare gi? se stesso”?
Significa che tutti, la dirigenza, lo staff tecnico, medico e i giocatori stanno svolgendo il loro ruolo in perfetta sintonia ed al massimo delle possibilit?, quindi l’unico su cui pu? ricadere la colpa di eventuali errori posso essere solo io, visto che poi alla fine sono quello che dirige e presiede questa societ?. Se alla fine non avr? ragione di quanto ? stato messo su in questi due anni sar? solo io a dover pagare a fine campionato.
Chiudiamo su una domanda inevitabile in situazioni come la vostra: con sette punti in dieci giornate e cinque sconfitte consecutive, altri, probabilmente, avrebbero operato un cambio di guida tecnica. Presidente, l’allenatore del Benevento ? mai stato in discussione, avete valutato anche questa opzione?
Marcello, da professionista qual ?, dopo la partita con il San Giorgio ha rimesso il suo incarico nelle mie mani, ma posso assicurarvi che sia io che tutta la dirigenza non abbiamo esitato a dargli fiducia piena. Sto ricevendo da pi? parti critiche e sfott?: critiche perch? non ? l’unica volta che mi viene chiesto perch? non cambiamo la guida tecnica, sfott? perch? qualcuno mi ha fatto notare che potevo riprendermi la rivincita sull’episodio (a mio parere ancora oggi
inspiegabile) delle dimissioni di Marcello nella passata stagione, quando eravamo quarti in classifica. Episodio che ci port? in bocca a tutta Italia e dove “Amici” cercarono di far morire il nostro progetto con chiacchiere infamanti e prive di ogni fondamento. A critiche e sfott? rispondo che il nostro Tecnico, con la T maiuscola, per chi non lo avesse notato ? uno dei pi? preparati e professionali sul mercato, ho piena fiducia in lui e sono convinto che sapr? tirare fuori la squadra da questa situazione. Posso pure affermare che una stagione insieme, come quella dell’anno scorso, ci ha fatto crescere sia come uomini che come mister e presidente ed entrambi dobbiamo qualcosa all’altro. L’unica cosa che posso recriminare a Marcello ? che se pure gli mettessi a disposizione i giocatori della Nazionale italiana mi chiederebbe dopo qualche giorno qualche rinforzo in qualche reparto, ma penso che sia una prerogativa di molti mister.
Intervista a cura di Mimmo Lacquaniti