La Pecorilli Latina vince il quadrangolare di Napoli con Scafati, Baglolese e Marcianise e Simone Chinchio para tutti i rigori per l'assegnazione del trofeo. Adrenalina al punto giusto, velocità di manovra e buon collegamento tra i reparti consentono ai nerazzurri di chiudere da protagonisti la preparazione pre-campionato. L'ultimo test prima della Coppa Italia ci presenta una squadra, quella di Carlo Cundari, pronta per il primo appuntamento ufficiale della stagione: l'esordio nel torneo tricolore previsto per martedì sera al Palabianchini contro il Palestrina.
MATCH – Nella rassegna napoletana, infatti, i nerazzurri pur privi di Carlos Sanchez bloccato da uno stato influenzale chiudono al primo posto dopo aver eliminato in semifinale la Scafatese, energica squadra del girone campano della Serie B, grazie alle reti di Maina, Andrea Terenzi, e due volte Marcelo Gimenez e vinto ai rigori contro il Marcianise, formazione di serie A2, con Chinchio grande protagonista (quattro penalty parati) dopo aver chiuso la finale sul tre pari. Gran bella prova quella dei nerazzurri che hanno saputo farsi valere in entrambi gli incontri portando Maina alla conquista del trofeo per il capocannoniere della manifestazione. Nel primo confronto i nerazzurri hanno subito imposto il proprio ritmo con manovre concrete sia in fase realizzativa che di contenimento. Ma va anche detto che in questa partita si registrava anche un rigore fallito proprio da Gimenez che, però, non sbagliava un tiro libero che gli valeva la doppietta e colpiva anche un palo. Tra le note positive anche il ritorno a tempo pieno di Raffaele Gaito che vedeva una sua conclusione fermarsi proprio sul legno della porta avversaria.
FINALE – Nella partita con il Marcianise Cundari avvicendava molti giocatori ma, nonostante una partenza ad handicap con i campani avanti di due reti, ci pensava ancora Maina a riequilibrare il risultato con una spettacolare doppietta. Però non era finita perchè il Marcianise tornava nuovamente in vantaggio ma la Pecorilli Latina, in inferiorità numerica per l'espulsione di Gaito, era più viva che mai e dal cilindro di Maina usciva la tripletta che mandava le squadre ai rigori. Qui si esaltava, con grandi parate, il diciassettenne portiere nerazzurro Simone Chinchio che non sbagliava intervento parando quattro rigori mentre i suoi compagni andavano in gol dal dischetto con i due cugini Bacoli e Lecce.
Ufficio Stampa Pecorili Latina