Il San Marco è in realtà un gruppo di amici e parenti, che sono nati e cresciuti nello stesso rione (SAN MARCO) con la stessa passione “il calcio”. Sin da piccoli hanno sempre giocato insieme, io avevo qualche anno e un po’ di esperienza in più, ad un certo punto ho capito che in loro c’era un qualcosa in più degli altri, ho aspettato il momento giusto, mi sono inserito con loro per spiccare il volo insieme e creare una squadra fortissima. Nel lontano 2000 incominciammo il nostro cammino, il primo anno fu pieno di difficoltà, poi subito dopo ci incominciarono a temere come squadra su tutti i campi di gioco che ci presentavamo. Così nel 2006 ebbi l’intuito di provare, perché no, un’avventura nel campionato federale F.I.G.C. Allora riuniti tutti i ragazzi, gli parlai di tutto, loro entusiasti della cosa non potettero rinunciare. Qui iniziò il lavoro in modo del tutto serio, perché bisognava creare una società. Partii dal Presidente, mi serviva uno che oltre ad essere una persona seria, doveva avere anche capacità ed esperienza calcistica, allora mi affidai nella persona del sig. Raffaele Scarano in passato (già Presidente di una scuola calcio “Rinascita San Marco”), lui accettò subito di sposare questo progetto con voglia ed entusiasmo, così pezzo dopo pezzo formammo la società. Bisognava trovare ora il Mister, mi venne l’idea di rivolgermi ad un “vecchio” di giocatore si serie A di C/5 che conoscevo molto bene, nella persona di Marco De Luca, anche lui sposò ben volentieri il nostro progetto. Ma le difficoltà erano ben altre, cioè quelle di natura economica e finanziaria, allora riunitoci, decidemmo di affrontare questa realtà autotassandoci, e così nell’Agosto dello stesso anno nacque il “SAN MARCO 2006”. L’avventura iniziò con non poche difficoltà, ma nonostante ciò, alla fine del campionato riuscimmo ad occupare la terza posizione, andando ad affrontare la nuova realtà dei Play Off, esprimendo un bel calcio e rivelandoci come sorpresa del campionato, ma non andarono a buon fine. L’anno dopo facendo frutto dell’esperienza maturata, arrivammo in finale di Coppa Italia, fu un momento storico per il rione S. Marco e per la città di Afragola, la partita si giocò a campo neutro a Gragnano, contro l’Alma Salerno, era un giorno piovoso e nonostante ciò accorsero centinaia di tifosi, in quella circostanza ci fregò l’emozione, al punto di non giocare una gara all’altezza delle nostre possibilità, così perdemmo la gara per un gol di scarto, dai nostri visi e quelle dei tifosi traspariva una profonda amarezza, che si poté colmare solo con il tempo e con le vittorie. Così a fine campionato ci ritrovammo di nuovo in terza posizione, affrontando i Play off con la testa giusta di una vera squadra, così partita dopo partita, vittoria su vittoria, arrivammo in finale contro il Limatola, giocandola sempre su un campo neutro ad Avellino, il risultato non fu mai messo in discussione, ovviamente stavolta a nostro favore, fino a staccare il biglietto per la C2. Fu una gioia indescrivibile, un sogno diventato realtà, i tifosi erano tutti in delirio tanto da festeggiarci fino al ritorno in città, e nei giorni a seguire non si faceva altro che parlare del successo. Il terzo anno confermammo tutta la rosa, per motivi fisici e personali dovetti lasciare la squadra, dedicandomi esclusivamente alla società, dovevano subentrare alcuni giocatori di esperienza, ma non erano fatti per la nostra società, mancavano soprattutto di serietà. Partimmo subito male in 11 partite, racimolammo solo 7 punti, un po’ dettato dall’inesperienza della categoria e un po’ perché si era rotto qualcosa all’interno dello spogliatoio, eravamo penultimi, così la società riunitosi, decise di esonerare il mister Marco De Luca, scelta che non avrebbe mai voluto fare. Si decise di puntare su Laezza D. e Terracciano D., la svolta arrivò subito con tre vittorie consecutive, e in 11 partite facemmo 27 punti, giocandocela tutto ai Play-Out contro l’Ischia, squadra temibilissima. L’andata giocata in casa, vincemmo 6-5, il ritorno perdemmo 4-3, passarono loro per un gol fatto in più nello scontro diretto in campionato. Un momento bruttissimo, ancora più della sconfitta di coppa, ma siccome la speranza è l’ultima a morire, ci siamo affidati al ripescaggio. Dopo un’estate di attesa ecco quello che tutti si aspettavano e si auguravano, veniamo ripescati per meriti sportivi e per punti acquisiti negli anni precedenti, la C/2 è ancora nostra. Nel 2010 partimmo sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia da Leoni di fare quanto meglio possibile, in panchina con il duo (Laezza-Terracciano) ci salvammo all’ultima giornata, ricordiamo che fu una salvezza molto faticosa. L’anno dopo nel 2011 grazie ai sempre più presenti pilastri del San Marco e l’innesto di alcuni calciatori come Mario Del Prete, Raffaele Castaldo, Giuseppe Iodice ed altri, raggiungemmo una salvezza molto prima della fine del campionato meritatamente. Il 2012 è stato l’anno della consacrazione, con gli innesti in primis del Mister Gaetano Breglia ed alcuni calciatori come Cirillo, Balsamo, Contaldi, Faraldo, Sparatore, Caiazzo e Dattilo, siamo arrivati al terzo posto disputando i play-off di girone, vincendoli meritatamente, eliminando prima gli Amici del Fusaro, poi il Pomigliano in finale. Giunti al triangolare con il Gragnano in casa vincemmo, a Benevento con il Malaventum perdemmo, tutti ricorderanno quella trasferta persino i nostri tifosi accorsi in tanti almeno un centinaio a dare calore e cuore al grande SAN MARCO, ma la nota più stonata sta proprio nel finale, perchè nel triangolare arrivammo tutte e tre le pretendenti a tre punti e il San Marco per differenza reti fu eliminato, le altre due squadre ora si ritrovano insieme in C1. Quest’anno si ricomincia sperando nella buona sorte e facendo tesoro degli sbagli commessi in precedenza, d’altronde anche quelli fanno esperienza anche se sono negativi. Questo racconto somiglia tanto a una fantasia o storia di fumetti, mentre non è altro che realtà, è semplicemente il “SAN MARCO 2006”. I ringraziamenti vanno a tutta la società, alla squadra, agli sponsor e a tutti i tifosi che non ci hanno mai abbandonato anche nei momenti più difficili, grazie infinito.
Domenico Laezza
Vice-Presidente San Marco 2006