“Lady Futsal” è uno spazio dedicato a tifose, giornaliste, mogli, fidanzate e tutto ciò che di “rosa” ruota intorno al calcio a 5. La protagonista di questa settimana è Barbara Guerriero, addetto stampa, ma non solo, del Cus Avellino.
Responsabile della comunicazione, dirigente, tifosa: qual è il ruolo che senti più tuo?
“Forse troppi per una persona sola eh?! Diciamo che sono entrata in questa società come addetto stampa, mi sono ritrovata dirigente ma ho sempre mantenuto l’atteggiamento da tifosa (almeno fuori dal “lavoro”). Cerco di ricoprire ogni ruolo per salvaguardare il buon nome di Avellino in tutti gli ambiti in cui mi chiamano a discuterne. Purtroppo, quando sento che qualcuno “attacca” il mio Cus, vesto i panni di mamma lupa con i lupacchiotti. Certo, mi si rimprovererà di poco professionismo, ma sfido chiunque ami una squadra come amo io Avellino a fare altrimenti!”.
Da quanti anni segui il Cus Avellino?
“Ad agosto 2012 saranno quattro anni che divido la mia vita con questa banda di pazzi! Ho cominciato a seguire le loro “imprese” da cronista sportiva per una emittente televisiva di Avellino. Li ho conosciuti, ho visto da vicino che aria si respirava e, tra una chiacchiera e l’altra, Emilio Lanzetta e Gerardo Izzo mi proposero di far parte della Famglia Cus. Ho detto a loro il mio primo SI’ tre anni fa!”.
Racconta il momento più bello da quando sei con la squadra o un aneddoto particolare.
“Beh, di momenti belli sono fiera di dire che se ne vivono quasi ogni giorno. Si tocca l’apice il sabato dopo la partita, qualunque sia il risultato ci si ritrova davanti ad un pezzo di pizza tutti insieme a chiacchierare, analizzare a caldo le situazioni, ridere, anche discutere animatamente tra di noi, ma credo che sia il momento più bello della settimana. I siparietti simpatici tra Piero Erba e Giosuè Peluso, o tra lo stesso Piero e Marino Parente, sono dei momenti di pura follia a cui credo di non poter rinunciare! Se devo proprio dire un momento particolare scelgo la sconfitta dello scorso anno a Sala Consilina, quando, nonostante la batosta, il pubblico e gli avversari ci hanno applaudito per la gara disputata: lì sono stata davvero orgogliosa dei miei ragazzi! Senza citare le vittorie contro il Futsal Solofra, ma in questo caso parlerebbe troppo la tifosa!”.
Puoi svelarci qualcosa sullo spogliatoio? Chi è il più simpatico? E il più rompiscatole?
“Il più simpatico e il più rompiscatole… Diciamo che è un gruppo abbastanza eterogeneo. Quest’anno la palma di “lupo più simpatico” la vince assolutamente (senza ombra di smentita) Giovanni Abate! Lo conosco da 5 mesi e non l’ho mai visto un giorno senza il sorriso sulle labbra. Anche nei momenti più difficili, è sempre stato in grado di sdrammatizzare e regalare a tutti noi una sonora risata! L’ultima la vigilia di Natale, ci ha veramente fatto sbellicare! Il più rompiscatole… Vediamo da chi posso cominciare: la polemica viene sempre innescata da Piero Erba, continuata da Marino Parente e conclusa da Luigi Milito. Alla fine però, nessuno di loro può vivere senza l’altro, si fanno da spalla a vicenda. Ma dopotutto, cosa sarebbe il Cus senza i suoi Tre Tenori? Il bello (o il brutto a seconda dei punti di vista) è che se ne dicono di tutti i colori, ma poi si cercano e si prendono in giro come nulla fosse accaduto. Come nelle migliori famiglie, del resto! Quando tutto sembra risolto, ecco che arriva la perla di saggezza del Capitano Venezia, sagace e pungente, che è una delle migliori persone del mondo (ma io sono troppo di parte conoscendolo ormai da 16 anni)!”.
Qual è il tuo rapporto coi giocatori?
“Sono la mia seconda famiglia! Giocatori, staff tecnico, dirigenza, sono stati al mio fianco quando le vicende della vita mi hanno portato a vivere un momento delicato e difficile. Anche grazie al loro sostegno, al loro appoggio, alla loro follia, ne sono venuta fuori alla grande! Ed è per questo che nessuno ama questa squadra, così com’è, con pregi e difetti, più di me! Siamo amici, nel senso più genuino del termine. E non parlo solo del gruppo di Avellino: con i ragazzi di Napoli, si è instaurato un rapporto bellissimo. E la cosa che mi fa ancora più piacere è l’amicizia con le fidanzate e le mogli, con alcune si è stretta un’amicizia sincera che prescinde il rettangolo verde. Insomma, che dire: ci vogliamo bene!”.
Un inizio difficile, poi la ripresa. Ora siete a metà classifica, credete nei playoff?
“Assolutamente sì! Lotteremo fino alla fine per raggiungere questo obiettivo che per noi significa vittoria! Non sarà facile, ma chi si ferma è perduto! Ce la giocheremo fino alla fine, in modo da arrivare ad aprile che non dovremo rimproverarci niente. Poi, chi vivrà vedrà!”.
Cosa vuoi dire a noi di Punto 5? Ricorda che ti abbiamo premiata come miglior addetto stampa…
“Quel premio ha significato tanto per me! Sono stata premiata per il mio lavoro al servizio della mia passione. Facendo i dovuti paragoni, mi sono sentita come Messi quando ha ricevuto il Pallone d’Oro! Istituire un premio per me è stata una grande dimostrazione di stima che Fabio e tutti Voi avete dimostrato nei miei confronti. E non finirò mai di ringraziarVi per questo! Cosa dire a Voi? Chi segue la propria passione e svolge il proprio lavoro con coscienza merita tutte le soddisfazioni del mondo! Fate un grande lavoro per noi tutti, cercando di migliorare questo futsal campano che ha bisogno di meno protagonismo e più protagonisti! Sottile differenza che però so che coglierà chi ama questo sport! Come me!”.