Uno scudetto, una Supercoppa e due qualificazioni consecutive tra le migliori sedici d’Europa. Salvo Samperi lascia così la Feldi Eboli dopo un cammino che resterà nella storia del calcio a 5 campano e nazionale. Tra un lungo post sul profilo Facebook ed il saluto dei rossoblù con un video social ricco di dolci ricordi termina l’avventura con le volpi del tecnico siciliano, il primo a portare il tricolore nella nostra regione.
IL POST. Lasciare la propria terra e arrivare in un luogo che non conosci è sempre una grande scommessa e questa io l’ho vinta. L’ho vinta perché dal primo giorno ho ricevuto affetto, stima e fiducia da parte di tantissime persone. Eboli è stato il mio luogo di lavoro per tre bellissimi anni e si è convertito in un posto che sento di poter chiamare ‘casa’. Una casa dove ho trovato rispetto, sogni, ambizioni, momenti di adrenalina, giornate difficili ma tanta serenità. A piccoli passi e con un percorso bellissimo abbiamo ottenuto traguardi sportivi importanti. La Feldi Eboli ha cercato un sogno e l’ha raggiunto, ha continuato a sognare in Italia e all’estero a testa alta, aggiungendo pagine di storia che rimarranno impresse nella mente e nel cuore di chi ha vissuto e creduto in questo progetto, la cui colonna portante è il suo Presidente Gaetano Di Domenico e la sua bellissima famiglia. Oggi, lascio questa casa con in testa un mix di emozioni, ma grato per ciò che ho vissuto e grato per aver conosciuto persone speciali che non dimenticherò. I protagonisti di questa bellissima storia sportiva sono numerosi, professionisti che negli anni hanno lavorato a ritmi elevati senza fermarsi, tutti uniti verso un obiettivo comune. Ai giocatori che hanno vissuto con me ogni momento di questi 3 anni non posso che ringraziarli per avermi dato l’opportunità e l’onore di trasmettere e condividere la bellezza di questo sport, ad ogni membro dello staff tecnico e di quello medico vanno i miei più grandi complimenti per la professionalità che avete sempre dimostrato, sia nei momenti belli ma anche in quelli in cui bisognava rimboccarsi le maniche e lavorare ancora di più. Grazie allo staff media per l’immenso lavoro svolto dietro le quinte, che ha fatto riecheggiare il nome di Eboli e della Feldi in Italia e non solo, ma soprattutto grazie alla società e a tutto lo staff dirigenziale, che nelle sfide quotidiane che questo sport presenta ha sempre anteposto il benessere di ognuno di noi a tutto il resto.