A pochi giorni dal debutto in coppa di categoria la M. Giacomo Caracciolo è impegnata nell’assettamento tattico che il giovanissimo Mister Caracciolo vuole dai suoi. “Siamo partiti un po’ in ritardo con la preparazione e questo ovviamente ci penalizzerà leggermente. La realtà dei fatti è che ci vorrà tempo per assimilare le dinamiche di gioco e pressing che pretendo dai miei”.
D. Mister Caracciolo quest’anno una serie D che, pur avendo perso squadre come Junior Domitia Caivanese e Virtus Ischia (promosse in c2), sembra aver mantenuto una certa competitività, non trova?
R. Si, in effetti già l’anno scorso diverse squadre avevano le carte in regola per fare il salto di qualità. L’introduzione della regola che prevede 2 under obbligatori da convocare ha smosso decisamente il calciomercato estivo e diverse squadre, su tutte Vip Club e Mummbar, si sono rinforzate e sono sicuramente tra le favorite.
D. Beh, voi non siete di certo rimasti a guardare. Quali sono gli obiettivi di quest’anno?
R. Per il primo anno da quando il progetto è nato, la Memory of Giacomo Caracciolo “viaggia” da sola: non vi sono state fusioni o compartecipazioni. L’esperienza degli anni passati mi ha insegnato che spesso queste soluzioni possono diventare un limite alla crescita di un progetto che anche quest’anno conferma alcuni capisaldi: un gioco propositivo, caratterizzato dalla voglia di divertirsi, dallo spirito di sacrificio e dalla sportività, che tante volte passa in secondo piano rispetto alla logica del risultato. La squadra ha alcuni giocatori di mia vecchia conoscenza e altri del tutto nuovi a questo sport, che magari vengono dal calcio a 11, quindi anche se sono convinto che questa squadra abbia grandi potenzialità è difficile dire in che modo e fino a che punto verranno espresse.
D. I segnali positivi provenienti dall’amichevole con la Wiener Hause, nella quale vi siete imposti per 4-2, non l’aiutano a sbilanciarsi neanche un poco?
R. L’incontro è stato un bell’allenamento per i miei che ne hanno ancora pochi alle spalle. Lo spirito è stato quello di un’amichevole tosta ma corretta e i nostri ospiti si sono dimostrati all’altezza delle aspettative. A volte, non è falsa modestia, vincere può essere anche questione di episodi, che questa volta ci hanno sorriso. Comunque il risultato, l’avevo detto anche ai ragazzi, non contava minimamente, se non forse da un punto di vista di morale. La strada da fare è ancora lunga, ma se lavoriamo sodo potremmo toglierci qualche soddisfazione.
Ufficio Stampa Memory of Giacomo Caracciolo