Si accende il duello in testa alla classifica. A cinque giornate dal termine del campionato, il Marianella guida la graduatoria con due lunghezze di vantaggio sulla Traiconet ed a questo punto sembra la squadra più accreditata alla promozione diretta. Di questo ed altro abbiamo parlato con Peppe Esposito, vicepresidente del sodalizio partenopeo.
Le risorse a vostra disposizione sono inferiori rispetto a quelle di Traiconet e Sala Consilina, ma nonostante ciò siete in testa. Qual è il vostro segreto?
"Il nostro segreto è il gruppo. Abbiamo dei ragazzi fantastici che per pochi spiccioli danno l'anima. In questo è stato bravissimo il nostro mister Alberto Cervo a far uscire da questo gruppo le motivazioni giuste. Peccato per quel periodo nero in cui i risultati non arrivavano. Probabilmente oggi il campionato sarebbe già chiuso senza quella serie di risultati negativi".
Si aspettava la sconfitta della Traiconet a San Giuseppe?
"No, è una sconfitta che, tra gli addetti ai lavori, nessuno si aspettava. Ma, purtroppo, anzi in questo caso per fortuna, il calcio è imprevedibile e regala anche risultati del genere".
Fabio Oliva ha detto che la Traiconet è la favorita per la vittoria del campionato. E' d'accordo?
"Sì, sono d'accordo con Oliva. La Traiconet ha fatto acquisti importanti, giocatori di un'altra categoria a cui anche noi avevamo pensato, ma il nostro budget ci ha impedito di prenderli. Se non vincono il campionato per loro sarà un fallimento".
Sant'Egidio, Eboli e Città delle Acque in trasferta, Mugnano e Trilem in casa: il vostro calendario sembra tutto in discesa. Che ne pensa?
"Sulla carta le partite sembrano facili, ma potrebbero essere nascoste mine vaganti, come dimostra la sconfitta della Traiconet a San Giuseppe. Certo, se dovessimo fare risultato pieno a Sant'Egidio e Eboli, è fatta. Non dimentichiamo che siamo stati in testa alla classifica per gran parte della stagione e questo denota una grande continuità".
Se doveste centrare la promozione in Serie B, prendereste in considerazione l'ipotesi di una fusione con altre società oppure continuereste per la vostra strada?
"Con la promozione in un campionato nazionale, potrebbe cambiare di molto l'organigramma societario, ma al momento non c'è l'intenzione di fonderci con altre società. Ci sarà bisogno di altre figure, di altri collaboratori, ma lo vedremo al momento opportuno. Se dovessimo salire in B, io non potrò più fungere da tuttofare. Noi stiamo già programmando il futuro, sia in ottica serie B, sia in ottica C1, consapevoli che in questo caso partiremmo con il chiaro obiettivo di vincere il campionato".
E' d'accordo con l'attuale regola dei play-off? Cosa pensa della formula proposta da Punto 5?
"Assolutamente no, non sono per nulla d'accordo. Ci sono società che fanno sacrifici enormi per iscrivere le squadre al campionato e non mi sembra giusto che chi arriva quinto con 9 punti di svantaggio dalla seconda non partecipi ai play-off. A questo punto sarebbe positiva l'idea di promuovere direttamente prima e seconda. La proposta lanciata da Punto 5 mi piace, mi sembra un buon compromesso. I vertici non hanno rispetto per le società che spendono soldi. Bisogna trovare assolutamente degli accorgimenti".