E' un po' la sindrome – potremmo definirla – ‘da Isef'. Almeno di questa parte di stagione della compagine allenata da mister Atronne. Quella di giocare bene, produrre molto ma finalizzare poco. Ed è ciò che è successo anche quest'oggi ad Agnano in casa dell'Oasi C5. Gli arancioni hanno sempre avuto in mano il pallino del gioco, conducendo dall'inizio alla fine; e proprio alla fine, quasi quasi, ci è andata bene se non abbiamo perso. Bordon, autore anche della prima marcatura, ha acciuffato il pari (2 a 2) in extremis. Di mezzo il buon primo tempo dei nostri che, però, anche lì, si erano trovati a rincorrere. Nella prima frazione il pareggio, dopo aver subito lo svantaggio, è stato pressoché immediato. Nella ripresa siamo riandati sotto, abbiamo fallito un tiro libero con Brian (Bordon) per poi trovare – sempre con l'argentino – il nuovo equilibrio a tempo scaduto. Tirando le somme anche oggi ci troviamo a commentare una partita che, per come è andata, e per quelle che erano le premesse, somiglia maggiormente ad un match in cui, più che guadagnare un punto, ne abbiamo persi due. Ora non piangiamoci troppo addosso; la stagione è lunga e, di certo, ha ancora tanto da offrirci. Questo Atronne nell'immediato dopo partita:"In effetti oggi dovevamo vincere la partita; nel primo tempo abbiamo meritato. Ci gira storta sotto porta; non è possibile avere sei, sette occasioni goal nette e non sfruttarle. Alla fine poteva starci anche la sconfitta, soprattutto su questi campi (si riferisce alle dimensioni il coach). Il fatto di creare e non segnare non è una giustifica, ma una mancanza. …Abbiamo giocato bene, creato spazi su un campo difficile; l'Isef deve prendere atto di questa situazione e cercare di recuperare il terreno perso. E' chiaro che se le altre non mollano è dura".