Bella partita quella a cui abbiamo assistito nella serata di lunedì al Centro Universitario di Caserta, tra due belle formazioni che praticano un ottimo Calcio a 5.
Due squadre robuste e veloci che fanno del ritmo e della voglia di vincere le loro armi migliori.
Peccato che a rovinare la festa di questa partita, divenuta ormai un classico dei vari campionati giovanili tra due squadre che si scontrano fieramente fin dalla categoria pulcini e che sono man mano cresciute insieme, ci abbia pensato la federazione inviando un arbitro, il sig. Montella di Avellino, assolutamente inadatto al livello che lo spettacolo pretendeva.
Il brutto è stato quando, nel secondo tempo, lo stesso ha ritenuto di assurgere al ruolo di protagonista, da semplice e sbiadita comparsa com’era stato fino a quel momento, assumendo atteggiamenti provocatori e istigatori di reazioni, del tutto gratuiti e sproporzionati all’andamento della gara, distribuendo punizioni e cartellini gialli secondo un suo criterio francamente poco consono al buon senso e al regolamento del calcio a 5.
Di ciò ne hanno fatto le spese però solo i giocatori del Cales, con quattro ammonizioni nel giro di pochi minuti, che hanno portato anche all’espulsione, per doppio giallo, di un giocatore, Alessandro D’Amico, che in quel momento non era stato neppure coinvolto nell’azione.
Segno ulteriore, questo, dello stato veramente confusionale del direttore di gara.
Ma sarebbe ingeneroso da parte nostra, se al di là di quanto descritto non si parlasse anche dell’ottima prestazione fornita dai ragazzi di Federico Lamonica, allenatore giovane e preparato, ragazzi che, contro il Cales, si esaltano non poco. Ottime le prove del gruppo storico del Cus, con Ciaramella autore di due belle reti e con Lorenzo Imparato che ha giostrato da par suo, anche se controllatissimo dagli avversari, che gli hanno concesso il gol solo su calcio dai 10 metri, decretato alla fine della gara dall’arbitro, che ha fischiato il sesto fallo su una punizione esistente solo per lui.
Buone anche le prove di Vincenzo Potenza, pivot robusto e volitivo e del portiere, Vincenzo Cioffi, apparso sicuro e preciso ogni volta che è stato chiamato a difendere la sua porta.
Al di sotto delle aspettative invece le prestazioni di molti dei giocatori di Calvi Risorta, come Gabriele Ricciardi, bomber dalle polveri bagnate, di Andrea Martino, stranamente nervoso e del tutto impreciso, sia nei tiri che nei passaggi, di Ezio Russo, poco utile nel suo girovagare frenetico, anche se autore del gol dell’uno ad uno del primo tempo, imbeccato magistralmente da Emanuele Di Bernardo, che invece si è visto in netta crescita di forma.
Molto buona, al solito, la prestazione del portierone Vincenzo Ventriglia, sicuro tra i suoi pali e incolpevole sui tre gol degli avversari.
Ciò vale a dimostrare che anche il Cales, notoriamente iperdotato di atleti superiori a livello giovanile, non può permettersi il lusso di non giovarsi dell’apporto del capitano, il centrale Daniele Bovenzi, dei due laterali Luca Sarto e Gabriele Izzo, tutti fermi per motivi influenzali e del neo acquisto Adriano Noviello, impossibilitato a partecipare per impegni scolastici.
“Nello sport si vince e si perde, esordisce il mister di Calvi Pasquale Carusone, e come dice il nostro Presidente Massimo Zona, gli arbitri sono solo una componente, e neppure tanto importante, della gara. Se siamo più forti dobbiamo dimostrarlo nell’essere anche più forti di certe decisioni strampalate del direttore di gara. Ma il campionato è lungo e sapremo sicuramente dire la nostra nel prosieguo dello stesso.”