L’A.S.D. Club Paradiso Acerra ancora una volta si trova costretta a cambiare, a malincuore, opinione circa una società del nostro girone: nel calcio, come nella vita, chi si mette in gioco sa di rischiare la sconfitta e il vero uomo è solo colui che accetta il verdetto finale recriminando sui propri errori senza arrampicarsi sugli specchi o dando la caccia alla streghe. Caccia che da sabato si è trasferita a Maddaloni con l’A.S.D. Le Due Torri Maddaloni che dopo aver, meritatamente perso la sfida con la nostra società per 5 a 9, si sono appellati ad un presunto errore arbitrale presentando, nella giornata odierna, ricorso in federazione. Tale pseudo errore sarebbe avvenuto al minuto numero 18 della ripresa quando veniva espulso il portiere Vincenzo Terracciano e poi riprendeva il gioco in parità numerica facendo scaturire le proteste de Le Due Torri, proteste messe a tacere dal direttore di gara, il signor Francesco Allocca, il quale spiegava loro, ed in particolare al portiere Della Valle particolarmente acceso nella protesta verbale, che l’espulsione del numero 1 del Club Paradiso non comportava inferiorità numerica dal momento che avvenuta dopo che il portiere era già stato sostituito. Disamina correttissima, quella del direttore di gara, in quanto Terracciano aveva chiesto la sostituzione per un problema muscolare intorno al 16° minuto, sostituzione ritardata solo per permettere a De Angelis di effettuare qualche esercizio per evitare ulteriori problemi alla spalla infortunatasi a Capua. Situazione che porta Terracciano a subire un gol su conclusione centrale a causa del forte dolore. In quello stesso istante De Angelis si precipita in campo e Terracciano, mestamente, esce dal terreno di gioco, oltrepassando la linea di fondo alla destra della sua porta, cogliendo l’occasione per racimolare qualche secondo portando con se il pallone. La perdita di tempo fa perdere le staffe a Crisci che si precipita su di lui scalciandolo; Terracciano coglie l’occasione per perdere ulteriore tempo e trattiene fortemente il pallone schiacciandosi contro il muro. A quel punto Crisci preso dalla follia prova a tirare la coscia destra di Terracciano tentando di togliergli scarpetta e costringendo il numero 1 rossoblù a spintonarlo. Gesto fatto davanti agli occhi dell’arbitro e conseguente espulsione diretta per Vincenzo Terracciano.
Questo quanto realmente accaduto, il resto si tinge solo di ridicolo: è becero cercare di attribuire colpe inesistenti ad un individuo qualsiasi (arbitro o chi per esso sia) solo ed esclusivamente perché si vuole vincere un campionato; di essere più forti lo si dimostra in campo vincendo e dimostrando di essere superiore all’avversario e non raccontando storielle. In questo modo si infanga solo la propria, a nostro avviso, brillante reputazione; l’auspicio è che non cada nel ridicolo l’intero movimento ed in questo senso confidiamo nel lavoro e nella competenza degli organi federali.