Al termine di una stagione opaca per l'Omnigas in cui è arrivata solo una "misera" salvezza nonostante gli obiettivi precampionato puntassero a traguardi più prestigiosi, il portiere Emanuele Diego Pacia traccia un bilancio recitando più volte il mea culpa per sé e per i suoi compagni. "Dovevamo essere più umili e impegnarci di più" ha ribadito l'estremo difensore nell'intervista concessa a www.punto5.it.
Che voto darebbe al campionato dell'Omnigas?
"4 in linea complessiva. 6 per lo spirito combattivo che ci ha spinto ad arpionare la salvezza con largo anticipo".
Perché una squadra dall'alto potenziale tecnico come la sua non è mai riuscita a decollare?
"Per mancanza di umiltà. Inoltre per gran parte della stagione è mancato lo spirito di sacrificio tipico di ogni grande squadra".
Ha inciso l'"assenza" del tecnico Imperatore ad inizio anno per problemi famigliari?
"Indubbiamente. Nella prima parte dell'anno abbiamo sentito il bisogno di un vero leader. Un condottiero. La figura dell'allenatore è fondamentale per qualsiasi squadra, ma chiaramente il tecnico Imperatore aveva un'altra battaglia da vincere".
Come giudica la sua personale stagione?
"Molto positivamente. Ho giocato molto bene garantendo un ottimo rendimento".
Qual è stato il momento più esaltante per la sua compagine?
"Sinceramente è difficile designare un momento particolarmente esaltante in questa stagione cupa. Un buon momento di forma lo ottenemmo quando ipotecammo la salvezza dopo aver acquisito 7 punti nelle tre partite con Eboli, Casagiove e Solofra".
E quello più complesso?
"Senza dubbio prima delle festività natalizie in cui capitolammo a Sarno"
Cosa sarebbe servito all'Omnigas per agguantare quanto meno i play off?
"Una dose maggiore di modestia e avremmo dovuto essere più umili".
La partita più emozionante giocata dalla sua squadra?
"Anche se i risultati forse non caldeggiano la mia tesi, nella doppia sfida con il Casavatore abbiamo offerto il meglio di noi. In quel di Casavatore perdemmo immeritatamente, mentre dinnanzi al nostro pubblico sfiorammo la vittoria: pareggiammo dopo aver condotto per larghi tratti la sfida".
Cosa farà l'anno prossimo? Resterà all'Omnigas?
"Ancora ci sono molti aspetti da delineare, ma credo propruio che l'anno prossimo saro' un calcetti sta dell'Omnigas".
Parlando del San Marzano. Crede che il team salernitano riuscirà ad agguantare la cadetteria?
"L'esperienza e la compattezza del gruppo salernitano fungono da garanzie. Credo che il San Marzano abbia tutte le carte in regola per brindare alla promozione. Ma bisogna vedere il valore dell'avversario (la compagine abruzzese Fratelli Cambise, ndr).