Paradossale e senza precedenti lo scenario che potrebbe profilarsi in zona play off al termine del campionato. Partiamo con ordine. Al termine delle canoniche trentaquattro giornate di regular season chi accede alla post season-promozione? Il regolamento del massimo campionato regionale presente nel comunicato ufficiale 18 specifica che accedono ai play off la seconda, la terza, la quarta e la quinta. Ma a differenza della scorsa stagione il primo turno preliminare non è scontato che si disputi. Non si giocherebbe la gara eliminatoria tra le seconda e la quinta classificata qualora tra le due squadre intercorresse una distanza di punti superiore ai dieci. Dunque la seconda classificata passerebbe di diritto in finale play off. Non è in programma, invece, la contesa ad eliminazione diretta tra le terza e la quarta se entrambe le compagini fossero distanziate da sei o più punti e la meglio posizionata raggiungerebbe la seconda nell'ultimo round. Fin qui tutto liscio. Nelle ultime settimane, considerando le attuali gerarchie della graduatoria, è sorto un dubbio. Esiste la concreta possibilità che la seconda e la quinta non siano separati da dieci punti, ma da una cifra inferiore: di conseguenza il primo play off si disputerebbe. Ma tiene banco la concreta evenienza che tra la terza e la quarta ci sia un gap inferiore alle cinque lunghezze e la terza accederebbe di diritto alla finale play off. Cosi' facendo sarebbe evidente che la quinta avrebbe maggiori vantaggi della quarta perché potrebbe giocarsi le sue chances nella post season a differenza della squadra che la precede, mentre la terza qualificata godrebbe di maggiori fortune rispetto alla seconda perché sarebbe già qualificata in finale. Riassumendo, converrebbe quasi terminare il campionato in quinta posizione, anziché in quarta. Un putiferio che in primis si contrappone ad ogni principio ed etica dello sport secondo cui si scende in campo sempre e comunque per vincere. In seconda battuta un eventuale atteggiamento mirato a perdere volontariamente punti si porrebbe in antitesi verso le normative del Coni che prescrivono l'obbligo da parte di ogni compagine di schierare in campo la migliore formazione possibile alla ricerca del miglior risultato possibile. Per essere più chiari presentiamo un ragionamento totalmente prospettico nominando le singole squadre che potrebbero essere coinvolte in questa bufera. Dando per scontato che il Macerone ottenga la promozione in cadetteria, ipotizziamo che il campionato termini seguendo questa griglia: Marianella 80 punti, San Marzano 77, Città delle Acque 71, Cus Avellino 70. In questo modo il San Marzano passerebbe di diritto in finale senza concedere al Città delle Acque l'opportunità di conquistarla, al contrario Marianella e Cus Avellino dovranno vedersela per la semifinale in casa del Marianella. Alto il rischio di falsare le ultime cinque giornate del torneo in cui si punterà più a smanettare con calcolatrici e algoritmi invece di mirare ad una condizione fisica ideale.