Lo speciale sui presidenti della Serie C2 continua nel suo viaggio e giunge al suo quinto appuntamento. Questa settimana ci siamo inoltrati, per la prima volta, nel Girone C ed abbiamo avuto la possibilità di conoscere meglio Vincenzo Spinelli, massimo dirigente del Futsal Claravì, grazie a dieci domande mirate a comprendere l’uomo che si cela dietro la figura presidenziale.
Presidente, prima di tutto le chiediamo cosa fa nella vita: qual è la sua attività e da quanti anni la svolge?
Visti i miei trent’anni, mi posso considerare un giovane farmacista.
Cosa dicono in famiglia della passione legata al futsal?
La mia famiglia è parte integrante di questa passione. Mio padre rappresenta il mio sponsor principale ed è il tifoso più passionale della squadra.
Ha altri hobby?
Amo lo sport in generale. Il mio hobby principale, però, è viaggiare.
Lei tifa? Parliamo di calcio ovviamente…
Sono da sempre tifosissimo della Juventus ed il giocatore che mi ha fatto nascere questo amore è Alessandro Del Piero, un grande uomo.
C’è la partita decisiva per un grande obiettivo della sua squadra del cuore e quella decisiva della sua squadra di calcio a 5. Che fa?
Sempre e solo Claravì! E’ una mia creatura. Inoltre, i giocatori ed i dirigenti sono come una seconda famiglia per me.
Da quanto tempo vive nella galassia del futsal?
Molto poco, un anno da direttore sportivo e due da presidente. Quindi sono solo tre anni.
Il ricordo più bello legato alla sua esperienza in questo sport oppure ci racconti un aneddoto in particolare.
Il ricordo più bello è la vittoria di quest’anno in Coppa Italia nella partita di andata contro la Feldi Eboli, una squadra di categoria superiore.
Cosa non le piace del calcio a 5?
Del calcio a 5 non mi piacciono quelle persone che si dimenticano il verso senso dello sport, cioè: divertimento, socializzazione, sacrificio e disciplina.
Ci dia la sua ricetta per migliorare questo sport.
Sicuramente farei in modo che le società sportive si incontrassero anche al di là del campo da gioco.
Il suo portafortuna?
Il mio portafortuna è il nostro sesto uomo in campo, la persona che insieme a me ha dato vita al progetto Claravì. Anche se non c’è più, dà la carica ai miei ragazzi ad ogni inizio partita. E’ l’ex vice-presidente Domenico Lovaglio.