Il Maddaloni fa la voce grossa e porta a casa tre punti. Avellino sfortunato, ma c'è bisogno di ricompattarsi. A differenza di sette giorni fa, c'è da dire che la sconfitta maturata lascia ancora più amaro in bocca al Cus Avellino C5, che alla palestra Brancaccio di Maddaloni cede di misura ad un Miseria e Nobiltà che si conferma squadra cinica e spietata tra le mura amiche, ben messa in campo da mister Lieto. Le ristrettezze del campo giocano un brutto tiro ai bianco verdi, che appena arrivati in Terra di Lavoro notano le misure del rettangolo verde e soprattutto dell'area di rigore (ndr 4mt anziché 6mt), ai limiti della regolarità. Queste, però, possono essere solo attenuanti alla sconfitta, non certo alibi in quanto la vittoria dei padroni di casa è più che meritata. Avellino è stato poco preciso, nonostante gli svariati tentativi di andare in vantaggio e successivamente di pattare i conti, ma tant'è: i lupi si leccano le ferite per la seconda sconfitta di fila. Ora c'è assoluta necessità di porre rimedi, soprattutto a livello psicologico, per evitare altri pericolosi scivoloni che potrebbero inficiare un avvio di stagione entusiasmante. Dalla dirigenza a mister Lamparelli alla squadra, l'unico obiettivo è ricompattare il gruppo e rialzarsi, per poter ancora ambire ad un posto al sole.
Tornando al match, mister Lamparelli può contare su tutto l'organico a disposizione al pari del collega casertano. I lupi scendono in campo con Tramice tra i pali, Erba centrale difensivo, Cretella e Stiano laterali e Parente pivot. Maddaloni schiera nello starting five Di Vico, Lieto, Daniele, capitan D'Angelo e Antropoli.
PRIMO TEMPO – I gialloblù partono a razzo e già al 2' passano in vantaggio con Daniele, che riceve l'imbucata di Antropoli e infila Tramice (1-0). La reazione dei bianco verdi non si fa attendere: dopo un solo minuto, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Stiano calcia a botta sicura, una rasoiata precisa che si stampa sulla traversa. Al 5' ci prova Parente su calcio piazzato, la sfera termina di poco al lato. Ancora Stiano che lanciato da Erba tenta la botta a rete, ma ancora la sfera termina fuori. Al 9', Maddaloni raddoppia con una gran botta dalla distanza di Lieto, che lascia immobile Tramice (2-0). L'estremo difensore irpino si rende protagonista di un altro episodio al 16', quando a tu per tu con Verdicchio riesce a bloccarne l'incursione, spedendo la palla sul primo palo. Cambio tattico di mister Lamparelli: fuori Parente, dentro Galeotafiore, che al 25' ci prova dalla distanza, ma il tiro è troppo debole e Di Vico para agevolmente. Ma è proprio il giovane pivot made in Avellino al 28' ad accorciare le distanze per i lupi: azione magistrale portata da Lello Cretella (a fine gara risulterà il migliore dei suoi) che salta due avversari in zona d'attacco, riesce a smarcare Erba. Il ‘Gladio', vede arrivare Galeotafiore e con un fine colpo di tacco, gli serve la sfera su un piatto d'argento. il ‘Clandestino' non può che insaccare alle spalle di Di Vico (2-1). L'ultima azione della prima frazione è ancora di marca bianco verde: Stiano fa sfilare un pallone per Galeotafiore sul filo del fallo laterale, che la raccoglie e la crossa all'accorrente Erba, che di un soffio non ci arriva. Termina così il primo tempo.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa, mister Lamparelli inserisce Di Marzo al posto di Venezia e Parente che rileva Galeotafiore. Ma il secondo tempo inizia male per Avellino per l'espulsione, dopo due giri di lancette, di Tramice. Nel tentativo di bloccare l'incursione di Lieto, il ‘Pirata Nero' esce con il pugno fuori dalla ristretta area di rigore. Errore di valutazione del portierone biancoverde che lascia il campo di gioco tra gli applausi dei correttissimi tifosi di fede gialloblù. Al suo posto, Alessio Lepore. Mister Lamparelli richiama in panca Di Marzo. Il primo arbitro, De Martino, però, assegna punizione dal limite. Stiano, Parente ed Erba in barriera sulla linea di porta, calcia Lieto che la serve a capitan D'Angelo, che vede l'unico spazio libero tra il piede di Erba e il primo palo e centra l'obiettivo, aumentando il vantaggio (3-1). La reazione irpina però non si fa attendere troppo e già al 9' ci prova Cretella, entrato al posto di Di Marzo dopo i due minuti di inferiorità numerica per l'espulsione di Tramice, ad impensierire Di Vico, costringendolo a deviare la palla in angolo. Al 14' è il ‘Gladio' a rimettere i lupi in carreggiata: Erba vince un rimpallo al limite dell'area di rigore gialloblù e mette la palla nel sacco per il momentaneo 3-2. Al 21' è Parente che ci prova dalla distanza, destro micidiale che finisce sull'incrocio dei pali. Sfortunato il ‘Divino' in questa occasione. Al 25' doccia gelata per gli irpini: angolo per Maddaloni, la palla finisce sui piedi di Antropoli che con un gran tiro insacca alle spalle di Lepore per il poker gialloblù. Si infiamma la Brancaccio, Avellino però non demorde e comincia un vero e proprio assalto alla porta casertana. Ci provano nell'ordine Erba, Parente e Cretella, da ogni angolo e da ogni distanza, ma la porta gialloblù è letteralmente stregata, anche e soprattutto grazie ad un Di Vico ‘paratutto' che galvanizzato dall'ovazione del pubblico, chiude ottimamente lo specchio della porta alle bordate avversarie. I lupi accorciano ulteriormente le distanze sul finire di gara grazie ad un tiro libero realizzato da Stiano (4-3). Ma non c'è più tempo: per il signor De Martino può bastare.
Maddaloni porta a casa tre punti d'oro che gli consente di tallonare in classifica proprio i lupi, scivolati, in virtù della sconfitta, scivolati al settimo posto in classifica. La decima giornata, comunque, ha offerto non pochi spunti di riflessione, visto che, a parte il pareggio tra New Team e Sala Consilina, i pronostici sono stati tutti disattesi. Solo cinque punti, al momento, separano Avellino dalla vetta, occupata dalla coppia Sala-Trilem, ma ci sono ben quattro squadre tra i lupi e le capoliste. A proposito di capoliste, sabato a far visita a Venezia e compagni sarà proprio la Trilem Wonder Line Napoli di mister Luigi Imperatore. Dai lupi ci si attende una prestazione magistrale, uno scatto d'orgoglio importante non tanto per la classifica quanto per il morale.
La società fa appello sin da ora a tutti gli sportivi, appassionati e tifosi avellinesi che hanno a cuore le sorti del Cus Avellino C5 a gremire gi spalti della tendostruttura del Coni per portare i nostri ragazzi ad una vittoria importantissima. Vi aspettiamo numerosi!
I TABELLINI
MISERIA E NOBILTA': Di Vico (VK) (p), De Felice, Fusco, Liet, Daniele, D'Angelo (K), Verdicchio, Antropoli, Ventimiglia, Panniello, Di Stasio (p)
All. Scarano
CUS AVELLINO C5: Lepore (p), Balestrieri, Esposito N., Di Marzo, Lanzetta, Cretella, Venezia (K), Stiano, Erba (VK), Tramice (p), Galeotafiore, Parente
All. Lamparelli
ARBITRI: Pasquale De Martino di Castellammare di Stabia (primo) e Christian Santorelli di Salerno (secondo)
FINALE 4-3
MARCATORI: 2' pt Daniele (MAD), 9' pt Lieto (MAD), 28' pt Galeotafiore (CUS), 2' st D'Angelo (MAD), 14' st Erba (CUS), 25' st Antropoli (MAD), 30' st Stiano (CUS)
AMMONITI: Cretella (CUS), Verdicchio (MAD)
ESPULSI: Tramice (CUS)
NOTE: per Avellino, Lello Cretella migliore in campo