Partita strana a Casagiove tra Cus Caserta e Real Caivanese. Poche emozioni e tanto nervosismo, tra due squadra di media classifica che lottano però per due obiettivi diversi: i padroni di casa puntano dritto alla griglia playoff, gli ospiti cercano ancora i punti salvezza. Il match fatica a decollare. Il primo squillo è del Cus con D’Aniello che sciupa sotto misura, mentre dall’altra parte la replica è di Murolo che fa tutto da solo ma allarga il sinistro. Della Corte ci prova dalla distanza, ma la conclusione è centrale. Da quel momento in poi la partita diventa nervosa. Cappella ruba palla a Tomasone e viene scalciato, ma per i direttori di gara il fallo lo ha commesso Cappella. Il giocatore cussino non ci sta e protesta, sarà la prima di una serie di dubbie decisioni arbitrali che inevitabilmente finiranno per condizionare lo spettacolo. Poco dopo infatti Salzillo viene fermato da Avallone, poi rincorre l’avversario e secondo l’arbitro commette fallo da ammonizione. L’incontro non promette già nulla di buono. Dopo la battuta infatti Potenza prova a farsi giustizia da solo e colpisce l’avversario, fallo ma nessun provvedimento disciplinare. La Caivanese poi spreca da calcio piazzato. Dall’altra parte tornano le polemiche: Borrelli lancia Potenza, che anticipa l’avversario e forse viene toccato sul piede d’appoggio. In ogni caso il fallo sarebbe stato fuori area. Le squadre se non altro ci mettono tanta intensità, Servodidio ruba palla, Crispino confeziona l’assist, ma sotto porta i casertani non trovano la via del gol, ma è solo questione di secondi. D’Aniello dalla lunga distanza colpisce Cardillo, la sfera viene recuperata da Borrelli, che mette in gioco Cardillo: il n°14 è lucido e vede l’accorrente Crispino, bravo a calciare con il sinistro sul secondo palo. Cus in vantaggio, Crispino fa festa con i compagni per una rete che sarà decisiva. Finisce così il primo tempo. Nella ripresa Marrone intercetta il lancio di Cardillo e lancia Maddaluno, fuori misura il suo destro. D’Aniello tenta l’azione personale, ma il tiro è centrale. Borrelli è più altruista e trova con una magia Potenza, che prova a dribblare il portiere, ma va giù. Anche stavolta per gli arbitri non c’è fallo. Anche stavolta il tocco, che sembra esserci, avviene comunque fuori area. Potenza si mette le mani fra i capelli, Incoronato invece chiede l’ammonizione per simulazione. Marrone cerca l’incrocio dei pali, ma il suo tiro viene deviato. Dagli sviluppi del calcio d’angolo si consuma la chance più ghiotta del match. Longobardi calcia in mezzo, Cardillo non riesce ad allontanare, la palla resta lì e sulla conclusione ravvicinata di Murolo è super Magliocca, che mette lo scudo e si immola per evitare il pareggio. La partita resta molto fisica, Crispino non riesce a raggiungere Della Corte sul secondo palo, poi il n°11 si mette in proprio e va con il mancino, trovando la risposta di Incoronato. Nel finale ancora Magliocca deve salvare il risultato su Carcatella. L’inerzia dell’incontro potrebbe cambiare dopo l’espulsione di Crispino, che allarga il braccio a palla lontana su Longobardi e si fa cacciare. Per proteste viene ammonito anche Potenza, ma è il Cus a rendersi ancora pericoloso con Borrelli, fermato da Incoronato. D’Aniello non riesce a segnare neanche su calcio piazzato, partita storta anche per Potenza che centra Incoronato dopo lo splendido lancio del solito Borrelli. Nel finale altri due episodio molto dubbi. Magliocca supera i 4’’ per rimettere in gioco il pallone, l’arbitro invece di concedere il calcio di punizione ravvicinato indica il calcio d’angolo. Marrone protesta a lungo appellandosi al regolamento, ma non c’è nessun ripensamento da parte del duo arbitrale. Come se non bastasse poco dopo Cardillo nella propria area aggancia Maddaluno, anche in questo caso solo proteste e nessun fischio. Qualche minuto dopo episodio simile dall’altro lato, con Della Corte lanciato in profondità ed atterrato da Incoronato appena fuori area: si prosegue, né simulazione né calcio di punizione. Nel finale Servodidio e Della Corte provano a chiudere i giochi senza riuscirci. La Caivanese col portiere di movimento va vicinissima al gol del pari, ma fallisce colpevolmente. Il tempo allor afinisce ed i direttori di gara fischiano tre volte per chiudere la contesa. Fa festa il Cus che firma la quarta vittoria consecutiva, agli avversari solo tanto amaro in bocca.
Marco Petriccione