Brutto, bruttissimo episodio al palazzetto di S.Lucia, in occasione della gara valida per la 13° giornata del campionato di serie C1 di calcio a 5 tra i padroni di casa, lo Sporting Cavese, e il Gladiator. Ma andiamo in ordine. Una Cavese ancora troppo incerottata, tenta di far dimenticare l'amara trasferta di Afragola, ma parte male, andando in svantaggio. La rete del pareggio arriva ad opera di Della Brenda, sempre più croce e delizia di questa squadra. La Cavese mette in luce un discreto calcio, condito però da tanta cattiveria agonistica, e mette sotto assedio una difesa ospite, che arranca, ma che sa far male in contropiede. Uno di questi porta alla rete del 2-1, subito pareggiata però dalla rete di Giordano, servito brillantemente da Della Brenda. I padroni di casa si portano successivamente in vantaggio con Della Brenda, sugli sviluppi di un calcio piazzato. Il primo tempo si conclude col punteggio di 3-2. Nella seconda frazione di gioco, gli ospiti riacciuffano subito il match, pareggiando e portandosi in vantaggio. La Cavese si gioca la carta Coppola, che dopo nemmeno 10 secondi dalla rete avversaria, si invola da solo e insacca. A 10' dal termine è ancora Coppola, in stato di grazia, a ribadire in rete una conclusione di Di Lieto, riportando la Cavese in vantaggio. Finora tutto tranquillo, il match, nonostante sia uno scontro diretto, non risulta essere cattivo né tantomeno teso. Ma è a 3' dal termine che scoppia il putiferio. Della Brenda si invola a tu per tu contro il portiere quando dalla panchina ospite viene lanciato un pallone in campo per bloccare l'iniziativa cavese. Il direttore di gara,però, non vede il colpevole, ma sugli spalti il pubblico protesta veementemente per l'episodio decisamente antisportivo. In campo si sfiora la rissa, e i direttori di gara mostrano il rosso a 2 giocatori, uno per squadra. Il giocatore espulso ospite continua a protestare e ritirandosi verso gli spogliatoi, si ferma dinanzi al pubblico inferocito, provocandolo vistosamente e ricevendo un colpo da uno dei tifosi. Quest'atto di violenza è ancora più grave dell'episodio accaduto in campo, e non si vuole in alcun modo sminuire la gravità del fatto. Il giocatore, che accusa dolori alla tempia, destra, si accascia al suolo, in attesa di soccorso. I direttori di gara, a questo punto, decidono di sospendere la gara, in attesa che la situazione si tranquillizzi. Il pubblico comincia ad abbandonare il palazzetto, e nonostante il clima si sia notevolmente disteso,grazie anche all'intervento delle forze dell'ordine, sia gli arbitri che la società ospite ritengono opportuno non continuare la gara. Nel frattempo, il giocatore colpito dal tifoso, abbandona il palazzetto accompagnato dai medici dell'ambulanza, mostrando un leggero ghigno e toccandosi la tempia… sinistra.
In sintesi, la squadra cavese, correttissima in campo, oltre a subire il comportamento assolutamente antisportivo degli ospiti – i quali dovranno passarsi una mano sulla coscienza e forse vergognarsi un pò per la sceneggiata messa in piedi- sarà forse l'unica a pagare per questo episodio.
Al palazzetto di S.Lucia, nella 13° giornata di campionato, nessun vincitore e nessun vinto. A perderci, è stato solamente il calcio.
Fonte: Giovanni Avagliano – www.cavasporting.it