C'è grande fermento per conoscere il verdetto del dopo Cus Avellino-Città Delle Acque. A quanto pare non ci sarà. Ieri sera in diretta e in esclusiva abbiamo anticipato quelle che potrebbero essere la valutazioni del giudice sportivo con un'attenta analisi formulata dalla nostra redazione sulla base di testimonianze, fatti e altri provvedimenti. Questa mattina possiamo dire quasi con certezza, aspettiamo il comunicato ufficiale di domani, che la decisione slitterà di una settimana in attesa di ulteriori accertamenti. Anzi, visto il ponte dell'Immacolata si saprà soltanto venerdì prossimo. Cosa è successo secondo quanto riportato dagli arbitri e dai commissari di campo? E' nostro obbligo usare il condizionale perchè, ribadiamo, stiamo formulando delle ipotesi secondo notizie che siamo riusciti a raccogliere. Sembra che l'arbitro non abbia riportato che poche righe nel referto in cui si parla di rissa generica, senza specificare nulla e diciamo che questo fatto potrebbe anche corrispondere al vero poichè in tanti hanno visto i direttori di gara fischiare la fine del match e rifugiarsi nello spogliatoio. Il referto dell'arbitro è fonte primaria per stabilire una sentenza e alla luce di quanto detto, con rissa generica provocata dalle due tifoserie (le squadre non sarebbero citate), c'è addirittura la possibilità che Cus Avellino e Città delle Acque perdano entrambe la gara a tavolino e per la Wonder Line Flegrea arriverebbe automaticamente la vittoria della fase regionale di coppa Italia.
Qui entrano in scena i commissari di campo che avrebbero stilato referti di tutt'altra natura e molto più dettagliati. L'unico particolare che possiamo svelare sempre con la formula dell'ipotesi è che, in questo caso, sarebbe descritta una rissa fatta dai tifosi del Cus Avellino su provocazione di quelli del Città delle Acque. Insomma anche secondo questa versione dei fatti entrambe le società rischierebbero la sconfitta a tavolino.
Altra ipotesi da non sottovalutare è quella che non ci sarebbe alcun motivo da parte dei tifosi del Cus Avellino per interrompere una partita in vantaggio di un gol e con la possibilità di qualificazione alla finale, al 20' del primo tempo. Ma bisogna anche tenere in considerazione il fattore esterno, cioè quello, come descritto da più testimonianze, di un possibile "regolamento di conti" di Ultras dell'Avellino calcio, piombati all'improvviso nella struttura per vecchie ruggini con i tifosi stabiesi (parliamo ovviamente della Juve Stabia di calcio). La sentenza è tutta in questi particolari, determinare cioè se c'è stata aggressione premeditata esterna da parte di questi tifosi che non appartengono però al Cus Avellino o c'è stata comunque una provocazione di alcuni supportrs stabiesi che avrebbe scatenato poi la rissa.
Ora ci sarà un ulteriore accertamento con sviluppi sulle indagini e con la possibilità, a nostro avviso, di convocazione dell'arbitro per capire se possa aggiungere particolari rivelanti per determinare una responsabilità precisa. E' certo che l'unica squadra che ha una possibilità di andare a disputare la finale è il Città delle Acque, ma bisogna dimostrare la totale estraneità ai fatti da parte dei suoi tifosi. Sembra scongiurata invece una ipotesi di lunga squalifica al campo del Cus Avellino, anche se il Prefetto, Dott. Ennio Blasco, ha già deciso di chiudere le porte alla tendostruttura in occasione delle gare casalinghe della squadra e di tutte le altre compagini ospitate presso l'impianto. Anche in questo caso il riferimento è al referto dell'arbitro, ricordiamo però che c'è una struttura che ha subito notevoli danni e il Cus Avellino avrà certamente una forte ammenda e che con quanto scritto dai commissari di campo e con un diverso racconto e precisazione degli arbitri, qualcosa potrebbe anche cambiare.