Scalpitava, fremeva, aveva voglia di scendere in campo per sostenere i propri compagni in difficoltà, il bomber del Sant'Egidio Francesco Ferraioli. Invece una squalifica rimediata nell'ultimo turno dello scorso campionato di C2, lo ha incatenato ad una sedia e lo ha costretto ad assistere al match di sabato contro il Pegaso Capo Miseno sul tetto degli spogliatoi del complesso "Antonio Spirito" di Sant'Egidio del Monte Albino, lontano dalla calca dei tifosi quasi per concentrarsi e sostenere telepaticamente la sua squadra in difficoltà. "Dalla prossima gara tornerà Francesco e finalmente inizieremo a conquistare qualche punticino" assicurano i tifosi assiepati a bordo campo con i loro figli nei carrozzini. Il pivot, classe '87, potrà esordire nel massimo campionato regionale già nel prossimo turno in cui il team del patron Attianese sarà ospitato dal Napoli Arpino, rivelazione del primo turno (4-2 all'Eboli). Ferraioli crede fortemente nelle potenzialità del suo club ed è consapevole che l'obiettivo minimo della salvezza non risulti trascendentale: "I miei compagni sabato erano sottotono, sia per il caldo, sia per una preparazione atletica non ancora completa. Partire con un risultato positivo avrebbe dato un'importante iniezione di adrenalina, ma c'è il tempo per recuperare punto e centrare la salvezza. Il campionato è lunghissimo, vedrete che con il mio ritorno qualcosa cambierà, soprattutto in fase offensiva".