Nonostante sia al primo anno di attività, è una società seria ed organizzata che sta facendo innamorare la propria tifoseria di uno sport che, fino alla scorsa estate, non era mai stata ammirata da vicino dal popolo di fede nerostellata: la Frattese è una delle nuove e piacevoli realtà del campionato di Serie D.
Una delle colonne portanti della formazione della cittadina a nord di Napoli è Raffaele Saviano, centrale difensivo classe ’86 con un passato nell’Under 21 dell’Afragolese. Grinta e determinazione: queste le armi migliori di uno dei difensori più forti della categoria.
Dopo l’impresa contro la capolista Atletico Chiaiano, qual è il vostro obiettivo da qui al termine della stagione?
“Contro i partenopei abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno, ma gli infortuni di diversi miei compagni di squadra nel momento cruciale del torneo hanno pesato negativamente sull’economia del campionato. In ogni caso siamo convinti di poter centrare i play-off: negli ultimi tre turni giocheremo tre finali”.
Che insidie nasconde la prossima trasferta di Procida?
“Anche gli isolani mirano ai play-off, per questo non sarà una passeggiata. Andremo nella loro tana per fare la partita: sarà difficile, ma proveremo a conquistare l’intera posta in palio”.
L’obiettivo a lungo termine della società di patron Di Martino?
“Siamo una nuova realtà, il primo anno ci è servito come rodaggio, benché fossimo già un gruppo solido di amici di vecchia data. Vogliamo lasciare il segno negli anni a venire. Daremo tutto per onorare al meglio la casacca nerostellata”.
La compagine che l’ha impressionata maggiormente?
“Onestamente non vi è alcuna equipe che mi ha sorpreso particolarmente. Ribadisco il mio pensiero: se non fossimo stati bersagliati dagli infortuni, probabilmente oggi avremmo occupato i piani alti della classifica”.
Il suo saluto ai tifosi?
“I nostri sostenitori sono meravigliosi. Ci incitano continuamente, lottano insieme a noi. Nell’ultimo match sono stati il sesto uomo in campo. Volevo ringraziare il fisioterapista Antonio Marchese, le cui cure hanno permesso al sottoscritto di essere sul rettangolo di gioco nonostante la condizione non esaltante, consentendomi di disputare la mia miglior partita proprio contro la futura vincitrice del torneo”.
Nonostante sia al primo anno di attività, è una società seria ed organizzata che sta facendo innamorare la propria tifoseria di uno sport che, fino alla scorsa estate, non era mai stata ammirata da vicino dal popolo di fede nerostellata: la Frattese è una delle nuove e piacevoli realtà del campionato di Serie D.
Una delle colonne portanti della formazione della cittadina a nord di Napoli è Raffaele Saviano, centrale difensivo classe ’86 con un passato nell’Under 21 dell’Afragolese. Grinta e determinazione: queste le armi migliori di uno dei difensori più forti della categoria.
Dopo l’impresa contro la capolista Atletico Chiaiano, qual è il vostro obiettivo da qui al termine della stagione?
“Contro i partenopei abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno, ma gli infortuni di diversi miei compagni di squadra nel momento cruciale del torneo hanno pesato negativamente sull’economia del campionato. In ogni caso siamo convinti di poter centrare i play-off: negli ultimi tre turni giocheremo tre finali”.
Che insidie nasconde la prossima trasferta di Procida?
“Anche gli isolani mirano ai play-off, per questo non sarà una passeggiata. Andremo nella loro tana per fare la partita: sarà difficile, ma proveremo a conquistare l’intera posta in palio”.
L’obiettivo a lungo termine della società di patron Di Martino?
“Siamo una nuova realtà, il primo anno ci è servito come rodaggio, benché fossimo già un gruppo solido di amici di vecchia data. Vogliamo lasciare il segno negli anni a venire. Daremo tutto per onorare al meglio la casacca nerostellata”.
La compagine che l’ha impressionata maggiormente?
“Onestamente non vi è alcuna equipe che mi ha sorpreso particolarmente. Ribadisco il mio pensiero: se non fossimo stati bersagliati dagli infortuni, probabilmente oggi avremmo occupato i piani alti della classifica”.
Il suo saluto ai tifosi?
“I nostri sostenitori sono meravigliosi. Ci incitano continuamente, lottano insieme a noi. Nell’ultimo match sono stati il sesto uomo in campo. Volevo ringraziare il fisioterapista Antonio Marchese, le cui cure hanno permesso al sottoscritto di essere sul rettangolo di gioco nonostante la condizione non esaltante, consentendomi di disputare la mia miglior partita proprio contro la futura vincitrice del torneo”.