Si appresta a disputare i playout per il secondo anno consecutivo il Mario Simaldone. Mentre lo scorso anno i sanniti affrontarono il Mugnano giocando il ritorno in casa, conquistando la salvezza sul campo, quest'anno dovranno vedersela col Gladiator, facendo visita ai sammaritani per la gara di ritorno. Per il ds Roberto La Peccerella l'ordine delle gare è però poco più che un dettaglio.
Direttore, si dice che in questi casi giocare la prima gara in casa sia uno svantaggio, lei crede a questa evenienza oppure è solo un modo per mettere tensione all'ambiente?
"Mah, sicuramente un piccolo vantaggio c'è, quantomeno psicologico, anche se la differenza la faranno gli episodi".
La classifica ne è testimone, tra voi e il Gladiator c'è solo un punto di differenza, giocherete quindi con una squadra sostanzialmente di pari livello. Avrebbe preferito un altro avversario?
"Certo, la classifica parla molto chiaro, sarebbe stata dura contro chiunque".
In campionato contro il Gladiator siete usciti sconfitti in trasferta e avete raccolto solo un pari in casa, è arrivata l'ora della rivalsa oppure nei play out ci si dimentica del tutto del campionato?
"Due gare che faranno storia a sè".
In casa avete costruito il vostro campionato con 8 vittorie, agganciando i play out, dovete vincere la prima, ma crede che con un pari sareste poi spacciati?
"Avremmo il 49% di possibilità con un pari".
Il vostro è stato un campionato dai due volti. Il valore del Mario Simaldone è più vicino ai 9 punti del girone d'andata o ai 23 del ritorno?
"Io penso molto più vicino ai 23 del ritorno, abbiamo ragazzi con pochissima esperienza, molti punti li abbiamo buttati negli ultimi secondi di gara, penso che il nostro valore assoluto sia superiore ai punti conquistati, ma molte volte siamo troppo belli e poco cinici, in questo campionato non paga".
Nella regular season non avete brillato particolarmente negli scontri diretti. Come mai?
"Come sopra, le partite "tirate" vanno affrontate con il massimo del cinismo, una caratteristica che non ci appartiene molto".
Escludendo il Città delle Acque avete il peggior attacco del campionato, lo staff tecnico come può colmare questa lacuna?
"Non penso dipenda molto dallo staff tecnico, creiamo tantissime occasioni in quasi tutte le gare, manca la cattiveria giusta per finalizzare, è una pecca che abbiamo nel dna".