NAPOLI – Dopo aver sentito le voci prima del capitano Di Iorio, dei due presidenti Errico e Guardascione, è giunto il momento di capire cosa pensa mister Dario Capasso della stagione di calcio a 5 appena trascorsa. Con lui abbiamo fatto una chiacchierata sui momenti trascorsi in questo intensissimo campionato.
Il campionato si è appena concluso. Quali sono le sue considerazioni di questa avventura?
"Sono oltremodo soddisfatto. Un campionato che ci ha messo a dura prova per tutta la sua durata, sottoponendo l'intero gruppo ad uno stress fisico e mentale al quale abbiamo dovuto far fronte con grande spirito di sacrificio ed immensa professionalità. Alla fine il costate lavoro svolto ci ha premiato ed i ragazzi hanno garantito la realizzazione dell'obbiettivo prefissato e forse anche qualcosa in più, ovviamente mi riferisco all'esperienza della Coppa Italia".
Qual'è stata o quali sono state le emozioni più belle di questa stagione? mentre quali sono state quelle più brutte?
"Al primo posto metterei due momenti importanti di questa stagione, riferendomi a due episodi che hanno visto protagonisti due ragazzi straordinari come Ciotola e Torelli, che con grande caparbietà hanno saputo conquistare ruoli da veri protagonisti pur avendo dovuto sopportare le mie impietose, ma utili, strapazzate .
Il primo ci ha permesso il sorpasso nella penultima difficilissima gara contro il Marianella, realizzando due tiri liberi con la freddezza e la determinazione di un giocatore esperto.
Discorso ancor più entusiasmante vale per il giovane Torelli (scugnizzo di razza), ricordo la sua gioia e anche la mia, per il gol realizzato a Teramo in occasione della gara di Coppa Italia. Per lui, confesso, una mia particolare preferenza dettata dal fatto che è stato l'atleta che più di tutti ha dimostrato grande voglia di imparare e grande attaccamento alla squadra. Mi auguro di poter continuare da allenarlo perché sono certo che sarà un ragazzo di cui si parlerà molto, carattere, grinta,volontà e grandi qualità tecniche fanno parte dl suo DNA, ovviamente non ditegli niente di ciò che ho dichiarato altrimenti potrebbe montarsi la testa.
Parlando dei momenti bui, fortunatamente pochi, mi resta ancora in mente il ricordo del giorno in cui il mio Grande capitano Di Iorio mi ha fatto capire che non riusciva a scendere in campo per le ultime gare, a causa dei problemi al ginocchio. Forse solo io so quanto mi abbia dato in questa stagione e quanto si sia rammaricato di non poter essere in campo nei momenti forse più decisivi dell'intera stagione, ma nonostante ciò non ha fatto mancare la sua carica a tutti i ragazzi della squadra: è un capitano vero!
I voti in questa stagione li ho dati sempre io. Ora tocca a lei, mi faccia una pagella della Wonderline Flegrea.
"Sarebbe inopportuno valutare singolarmente i miei atleti anche perché ritengo che ognuno di loro abbia dato il massimo meritando la mia grande stima e la mia gratitudine, per cui un 7 pieno a tutti tranne che per le tre eccezioni che hanno caratterizzato in modo particolare la stagione e mi riferisco ai tre "gladiatori" della squadra e cioè: Di Iorio di cui ho già detto, Brunelli dal quale ho ricevuto un'esemplare e paziente disponibilità ed infine l'indistruttibile Ferrante, giocatore che per qualità e quantità è risultato insostituibile e indispensabile. Per loro il 9 è d'obbligo. Va 10 come voto a Maurizio Pere e Sandro Maida, che sono una 'squadra a parte' ed hanno svolto un lavoro eccezionale. Infine merita lo stesso voto ma con lode e bacio accademico, Antonio Cappuccio, che è stato un vero amico di tutti, unico per la sua disponibilità e la sua passione.
Pensando al campionato, le viene in mente qualche errore che probabilmente poteva essere evitato?
"Sicuramente uno su tutti è quello di aver dato più volte fiducia ad alcuni giocatori che non hanno saputo ripagare in modo equo e per di più ci hanno anche voltato le spalle e sono andati via, il mio dispiacere è che di loro non ne ho più neanche sentito parlare, spero che almeno continuino a fare dello sport per il bene del loro corpo e della loro mente".
Quali sono i suoi obiettivi futuri?
"Sicuramente desidero continuare questo lavoro con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno di sempre, cercando di imparare sempre qualcosa in più al fine di poter arricchire il mio bagaglio professionale. In ultimo auguro, con grande e sincera amicizia, ai miei Presidenti, a prescindere dalla scelta che opereranno per stabilire la futura guida tecnica della loro squadra, mille soddisfazioni in campo sportivo, ringraziandoli per la disponibilità e l'amicizia mostratami e per l'affetto con cui sono stato trattato".
Ugo D'Esposito-addetto stampa Trilem