Ineccepibile la vittoria del Cus Avellino in quel di Sarno, ma la gara forse è stata condizionata da un episodio a 40'' dall'inizio della contesa sul risultato di 0 a 0. C'è un contrasto di gioco a metà campo tra Cataldo e Balestrieri con conseguente scambio di battute tra i due giocatori. Il direttore di gara percepisce soltanto le parole del calcettista sarnese mandandolo anzitempo negli spogliatoi. L'espulsione viene mal digerita da tutta la panchina del Sarno ed il Cus Avellino per non falsare l'incontro decide di far trascorrere i 2' di superiorità numerica senza attaccare per consentire ai padroni di casa di recuperare il quinto giocatore. Importante atto di fair play degli irpini che rievoca il comportamento identico avuto dal Capo Miseno nella gara Capo Miseno-Centro Aktis. Il patron Robustelli apprezza la lealtà del team di Lanzetta, ma si scaglia contro l'operato arbitrale: "Cataldo è stato espulso ingiustamente in seguito ad un contrasto a centrocampo e susseguente battibecco tra Catalado e Balestrieri. I due giocatori si sono scambiati vicendevolmente parole poco piacevoli, ma l'arbitro ha espulso solo il mio calcettista senza punire le espressioni del giocatore del Cus Avellino. Poi la panchina dell'Avellino è stata molto leale perché ha deciso di tenere solo il possesso palla nei 2' di superiorità. Non è possibile che gli arbitri ci trattino cosi', forse già ci reputano in serie C2, se cosi' fosse me lo comunciassero in modo tale da ritirare prematuramente la squadra dal campionato". Il direttore generale e allenatore del Cus Avellino spiega le motivazioni del gesto di fair play: "Abbiamo fatto solo possesso palla in quei 2'di superiorità non perché valutassimo il provvedimento arbitrale ingiusto, ma perché non volevamo falsare la gara per un gesto di un singolo giocatore".