Se n’è andato dopo aver combattuto negli ultimi due anni contro una malattia che l’aveva segnato. Se n’è andato dopo aver regalato al calcio a 5 campano pagine memorabili di storia con il suo Vesuvio insieme a Giovanni Sannino. Ci ha lasciato Don Antonio Lugani. Era il calcio a 5 di fine anni ’90 e dell’inizio del 2000, quello che ricordo personalmente con grande emozione, la stessa che qualche giorno fa abbiamo cercato di riportare in campo nella manifestazione di Cercola. Sicuramente c’era un posto vuoto in tribuna e quello era il suo. Una passione ed una competenza che si avvertiva ad ogni sua frase, ogni volta che avevi il privilegio di chiacchierare con lui. Non amava essere intervistato, non amava apparire, amava esserci e fare. Negli ultimi campionati in cui ha avuto un ruolo dirigenziale con il Napoli non mancava mai durante gli allenamenti, lo trovavi sempre là, sulle tribune a dispensare consigli. Gli davo del tu, voleva così, ma sempre con quel rispetto che si deve ad una persona del suo spessore, ho il piacere dei tuoi complimenti che mi hai fatto per tanti anni ed il dispiacere di non esserti venuto a trovare. Ti chiedo scusa, ma se non amavi le interviste, credo che magari avresti voluto essere ricordato così. Un legame di parentela con Rosario Volpe e Raffaele Di Costanzo: a loro, alle famiglie va il mio più sincero abbraccio e cordoglio. Ed è l’abbraccio ed il cordoglio di tutti coloro che ti hanno incrociato su un campo di calcio a 5. Ciao Don Antonio, grazie per quanto hai lasciato al futsal campano e fai buon viaggio.
Fabio Morra e la redazione di punto5.it