
Il Milano Calcio a 5 e la società campana Feldi Eboli hanno iniziato una nuova collaborazione che vede il prestito dell’Under 21 Cosimo Capozza alla corte di Mister Beppe Quarto. Grazie al presidente Gaetano Di Domenico (nella foto assieme a capitan Massimo Izzo, co-fondatore Eboli C5), e al direttore del Milano Ugo Colombo, questa intesa potrebbe fruttare qualcosa di importante in futuro. La Feldi Eboli da quest’anno milita nel campionato Nazionale di serie B, sua prima esperienza in questo palcoscenico. Ma sentiamo il presidente Di Domenico che ci presenta la sua società, il contesto nel quale si trova e ci presenta, ovviamente, il nuovo Under 21 del Milano, Cosimo Capozza.
Presidente Di Domenico parliamo subito di calcio a 5 a livello Nazionale e com’è il movimento nelle categorie regionali della Campania. La Feldi Eboli cosa rappresenta sul territorio?
Per la Feldi Eboli è la prima esperienza in un campionato nazionale, dopo aver disputato la Coppa Italia nazionale di C1. Riteniamo che il calcio a 5 nazionale abbia sicuramente un fascino diverso dai campionati regionali. E ciò per molti aspetti, a partire dall’organizzazione che è ben diversa da un campionato regionale, anche se la mia società è ben organizzata grazie alla rete dei miei collaboratori che da anni sono al mio fianco, e sono ben preparati nell’affrontare questo nuova esaltante avventura sportiva. La Feldi Eboli per il territorio oggi rappresenta un punto di riferimento per questo sport. Infatti grazie alla passione del gruppo di lavoro, oggi sono molti i giovani che si avvicinano a questa disciplina. Una passione travolgente che permette alla società senza patemi di allestire una rosa Under 21 e una Juniores competitiva. Negli ultimi quattro anni la categoria giovanile è stata protagonista non solo nel campionato di categoria ma anche per le convocazioni al Torneo delle regioni
Secondo Lei a livello regionale la Divisione può fare di più?
A mio avviso si. Sono diverse le lacune della Divisione regionale. Io suggerisco di rivedere qualcosa nell’organizzazione e nel supporto alle società.
Parliamo della sua passione per il calcio a 5. Da dove nasce e come si è sviluppata?
E’ una passione che nasce da lontano, precisamente nel 2004 quando un gruppo di amici appassionati di questo sport decidono di iscriversi per la prima volta ad un campionato ufficiale. Io ero il portiere e negli anni la passione è cresciuta fino ad arrivare ad allestire una squadra competitiva che vince prima la C2 e poi la C1 ed ora si appresta ad affrontare la serie B Nazionale.
Quest’anno l’Eboli quale obiettivo si è prefissato?
Visto il roster messo a disposizione a Mister Carlo Cundari, l’obiettivo principale sono i Play Off, poi si vedrà…
Tra Eboli e Milano è nato un filo diretto con il prestito, come detto, di Cosimo Capozza, giocatore classe 1994. Ci può descrivere il ragazzo e le sue caratteristiche di gioco?
Cosimo nasce calcisticamente nel calcio a 11, dopo la trafila della scuola calcio gioca in diverse squadre e categorie fino ad approdare in C2 con l’Ebolitana. Per diversi personali motivi decide di lasciare il calcio a 11 per intraprendere questa nuova disciplina, proprio con la Feldi Eboli. Prima la trafila nella Juniores regionale e successivamente convocato e schierato in campo con la prima squadra nel campionato di C1. Diverse le gare disputate da laterale dato che, tra le sue caratteristiche principali, è bravo nella corsa e ha molta facilità nel saltare l’avversario. E’ bravo anche nel gioco con il portiere di movimento. Infatti la sua caratteristica di inserimento tra le linee lo ha reso protagonista in diverse gare.
Secondo lei Capozza potrebbe far già la sua comparsa in qualche gara nella prima squadra?
A mio avviso sì, ma ovviamente sarà una decisione che prenderà Mister Sau se noterà nel giocatore le potenzialità sufficienti per aggregarsi alla prima squadra in A2. E’ un ragazzo come tanti e basta coccolarlo e dargli fiducia per poter fare bene anche in prima squadra.
Tra Eboli e Milano, secondo lei, c’è la possibilità di creare una sinergia importante per lo scambio di esperienze e anche di giocatori?
Io credo di sì. Infatti da questa esperienza non è detto che si possa aprire una porta per una collaborazione di intenti e di scambio di esperienze anche di giocatori. Auguro al Milano un grosso in bocca al lupo per il campionato… nella speranza di incontrarci e organizzare magari una amichevole.