Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Roberto La Peccerella, ds del Mario Simaldone, in risposta alle lamentele del Sant'Egidio in seguito ad un rigore prima dato e poi revocato nell'incontro di sabato scorso tra le due squadre.
Ho letto, con non poco stupore, le dichiarazioni degli amici di Sant’Egidio sui presunti torti arbitrali subiti sabato scorso durante la gara disputatasi al Palatedeschi di Benevento. Premetto che la mia risposta non vuole essere per nulla fautrice di polemiche, rispetto il parere altrui, ma voglio chiarire alcuni punti confortato dalle immagini televisive in nostro possesso.L’episodio citato dall’amico Angelo Spirito è accaduto al 19’ della ripresa quando il primo arbitro Sig.Aliberti ha, tra lo stupore generale, assegnato un calcio di rigore al Sant’Egidio per un intervento del nostro portiere ai danni del calcettista Ruggiero.
Dalle immagini televisive, ed anche ad occhio nudo, si vede chiaramente il portiere colpire la palla prima di entrare in contatto con Ruggiero ma il Sig.Aliberti, che è lontano quasi 20 metri dall’azione e la cui visuale è coperta da almeno 4 giocatori, indica istintivamente il dischetto del rigore; a questo punto immediatamente, e molto prima che un nostro tifoso entri in campo per protestare (episodio deprecabile per il quale pagheremo la giusta ammenda) il secondo arbitro Sig. Capasso interviene per annullare la decisione del collega.
La frase che avrebbe pronunciato il Sig.Alibertiriferita dal direttore Spirito e cioè che il rigore non è stato assegnato per evitare “casini” mi sembra il classico tirarsi fuori dagli impicci da parte di qualcuno che sa di averla combinata grossa; il Sig.Capasso è intevenuto molto prima delle proteste degli spettatori e della nostra panchina senza subire nessun tipo di pressione o minaccia.
E fin qui potrebbe sembrare il classico contraddittorio tra due persone, il sottoscritto e Angelo Spirito, che hanno visto la stessa scena valutandola ognuno a suo modo, ma la cosa che non è stata sottolineata, e che probabilmente chiarisce pienamente l’episodio, è che lo stesso Ruggiero, al quale ho fatto i complimenti a fine gara per il suo fair-play, appena si è rialzato si è recato dal Sig.Capasso e gli ha riferito che non aveva subito alcun fallo.
Capisco l’amarezza della società Sant’Egidio per la sconfitta, ma penso che la sportività e la fiducia nella buona fede degli arbitri e della federazione non possa essere messa in discussione, ognuno di noi potrebbe elencare decine di “torti” subiti veri o presunti, ma non dobbiamo cadere nell’errore di farci trascinare in questo gioco al massacro.
Un abbraccio caloroso
Roberto La Peccerella
ASD Mario Simaldone calcio a 5