Città delle Acque vs CUS Avellino, si gioca in campo neutro a porte chiuse per una squalifica che il Castellammare si porta dietro dal campionato scorso di B. La location scelta dal Comitato regionale è Casoria, un campo all'aperto quindi non si sapeva che porte chiudere, comunque non c'erano spettatori a seguito.
Il CUS avellino ha l'infermeria piena visti gli stop di Vecchiariello, Ciarletta, Balestrieri e Juary, cosi mister Carbone schiera Arena tra i pali, Milito, Venezia, Padovano e Parente, in panchina Loffredo, Erba, Di Marzo, Iandolo e Lanzetta oltre a Pascucci e Juary praticamente spettatori.Nel Città delle Acque assenti Bottaro e Donnarumma.
I locali partono aggressivi nel vero senso della parola dimostrando di volere l'intera posta in palio, l'arbitro sotto le panche non fischia niente, i nostri si intimidiscono e iniziano a fare il "non gioco", chi imposta non trova mai il compagno reattivo in ricezione così le palle vengono buttate continuamente nel vuoto, sembra di assistere ad una gara di serie D, a pensare che sabato scorso con il Casagiove sembrava una partita di B vien quasi da piangere. I locali non sono irresistibili, anzi, però sono determinati e cattivi nel senso buono così al 15' su regalo di Babbo Natale Parente che dal suo spigolo sinistro invece di rinviare lungo la laterale si inventa un appoggio al centro della propria area che trova Russo a ricevere, segnare e ringraziare. Subito a seguire sulla battuta della palla al centro Parente e Padovano nell' incredulità di tutti si pestano i piedi e lasciano la palla vacante che Parmendola intercetta e va dritto filato in goal x il 2 a 0. A questo punto il Castellamare veramente crede che per loro il Natale sia arrivato in anticipo, dall'altra parte mister Carbone non può far altro che sedere tutti in panchina e mandare in campo Erba, Di Marzo, Iandolo e Lanzetta, il risultato non cambia fino a che Lanzetta al 23' commette stupidamente il 6° fallo così anche Garzillo su tiro libero mette il suo nome tra i marcatori.
Nell'intervallo l'ululato di mister Carbone si sentiva fino a Montevergine, tantè che i pellegrini del santuario pensavano in una sortita dei veri lupi, non quelli che erano in campo a Casoria. Nel 2° tempo neanche il tempo di battere la palla al centro che al 3' su contropiede dei locali Iandolo commette fallo al limite dell'area, punizione calciata da Amoroso barriera che si apre e 4 a 0. Per l'Avellino subito Erba come portiere di movimento, ai lati Venezia e Parente, alti Milito e Padovano. Con questa tattica il Castellammare viene chiuso nella propria metà Campo e costretta spesso al fallo, così L' Avellino passa al 18' e al 23' su tiro libero entrambe le volte con Milito sempre più bomber in attesa di quello di ruolo. Non si va oltre con una squadra apparsa molle, sfiduciata e principalmente senza pa..e! Una gara vergognosa che speriamo cancellare al più presto dalla memoria. Lo staff tecnico e dirigenziale preferisce non commentare per non spruzzare veleno e fa i complimenti al Castellammare per la determinazione dimostrata in campo.
Attilio Rocco.
Addetto Stampa.
A.S.D. C.U.S. Avellino