Lo soprannominano "tazzulella". Neanche lui sa perché gli sia stato affibbiato questo nomignolo dai molteplici significati. Pasquale Illiano, giocatore del Napoli Arpino e nel contempo allenatore della juniores del club di Casoria, è intervenuto martedi' sera nel consueto appuntamento settimanale di Punto 5. Oltre a ripercorrere parte della sua carriera calcettistica, si è concentrato sulla stagione attuale che vede un Napoli Arpino barcollare in piena bagarre play out. Un problema al menisco lo sta tenendo lontano dai campi, ma a fine mese dovrebbe rientrare nelle file della truppa allenata del tecnico Russo. Il laterale esamina le difficoltà nel trovare il gol da parte dei suoi compagini che relegano il team del patron De Candia al penultimo posto della classifica dei peggiori attacchi: "Costruiamo molte occasioni, abbiamo un'ottima mole di gioco, ma non riusciamo a finalizzare. Manca un pivot di ruolo ed esperto. Mariano e Ciotola (due giovani promettenti dell'under 21 allenata da Izzo, ndr) ci stanno dando una mano alternandosi in fase offensiva. Solitamente riusciamo a dare il meglio di noi sempre nei secondi tempi, dopo aver giocato malissimo nelle prime frazioni". L'ex Capo Miseno spiega i motivi per cui il Centro Ilardi non sia connotabile come un avamposto in cui radicare la salvezza (solo 11 punti su 21 sono arrivati nel complesso di Arpino): "Il nostro campo casalingo è troppo grande. Spesso ci perdiamo nella sua immensità e una squadra forte e ben organizzata tatticamente riesce sempre a trovare il bandolo della matassa". Da coach dell'under 18 Illiano commenta l'altisonante successo maturato domenica in casa contro l'Isef di mister Suarato: " Innanzitutto vorrei ringraziare il patron De Candia e mister Russo per aver allestito una squadra davvero competitiva. I ragazzi domenica hanno offerto una prestazione maiuscola. Eravamo al completo ed abbiamo valorizzato la defezione del portiere ospite Valdano. La soddisfazione doppia è aver battuto l'amico Lino Suarato". Infine il veterano calcettista di 35 anni ricorda le sue tre stagioni passate al Capo Miseno: "Malgrado il nostro rapporto si sia interrotto professionalmente, con il patron Longobardo c'è sempre reciproco affetto. Ho trascorso con loro tre campionati fantastici in cui conquistammo la promozione in C1. Da quest'anno abbiamo tirato su, insieme con Luongo, il progetto della scuola calcio a 5 all'Oblio di Bacoli in cui cercheremo di far crescere e scoprire nuovi talenti".