Salve Mister,
Quest’anno il Comitato Regionale Campania le ha affidato la selezione dei calciatori per la partecipazione al Torneo delle Regioni 2017/18 in Umbria. Quali sono le sue motivazioni ad accettare questo incarico?
Mr. Gargiulo: la risposta dovrebbe partire da lontano…1998-1999 vengo selezionato da mr. Nando Mainenti e da mr. Ugo Cocchia per rappresentare la Campania al torneo delle Regioni. Quella esperienza mi è rimasta dentro in modo indelebile e quando qualche anno fa ho avuto l’opportunità di collaborare nello staff tecnico non ho avuto dubbi ed ho accettato senza indugi. Quest’anno per la prima volta ho ricevuto l’incarico come tecnico e non come collaboratore e questo mi riempie di orgoglio e farò tutto quanto è nelle mie possibilità, per trasmettere ai 12 ragazzi che saranno selezionati i giusti valori al fine di ben figurare sia dal punto di vista comportamentale che sotto il profilo dei risultati, avvalendomi anche della collaborazione tecnica di mr. Alfonso Iuorio.
Mr. Iuorio: È inutile dire che non appena mi è arrivata la proposta di voler far parte dello staff tecnico da parte dell’amico Francesco Gargiulo, sono stato entusiasta perché essere selezionato tra tanti tecnici presenti in Campania credo sia motivo di orgoglio ed anche un grande privilegio. Chiaramente ho accettato immediatamente la proposta, ovviamente per me si tratta della prima volta in assoluto far parte di un contesto simile e non nascondo che solo l’idea di vivere questa esperienza mi da una carica immensa ma anche la consapevolezza di grande responsabilità, ma devo dire che con Mr. Francesco c’è piena sintonia su tutto ed un’empatia a pelle, per cui credo che ci siano tutti i presupposti per fare bene. Conscio dell’opportunità che mi è stata data, cercherò di dare il mio contributo per fare tutto quanto nelle mie possibilità, mettendomi a disposizione per il raggiungimento degli obiettivi, compito non semplice ma ci proveremo, dando piena collaborazione a Francesco, che oltre ad essere un tecnico preparato è soprattutto un profilo umano di spessore elevato.
Quali sono le sue impressioni dopo i primi stage di selezione per formare il gruppo che parteciperà al Torneo Delle Regioni di Calcio a 5 2017/18?
Mr. Gargiulo & Mr. Iuorio: Abbiamo visionato quasi 60 ragazzi fino ad ora e posso dire che, a differenza degli anni passati, quest’anno non abbiamo eccellenze, ma tanti ragazzi che hanno un livello tecnico/tattico simile, il che rende le scelte molto complicate. Nell’ottica del torneo questo livellamento potrebbe rappresentare un vantaggio perché non ci sarebbero grosse differenze tra i quartetti utilizzati durante le gare.
Come pensa di organizzare il lavoro per giungere a fine aprile con i ragazzi pronti alla più importante kermesse di Futsal per le rappresentative?
Mr. Gargiulo e Mr. Iuorio: Accanto ai raduni di selezione, oramai quasi ultimati, è stata affiancata un’intensa attività di scouting che ci ha portato a visionare diverse gare sia delle compagini juniores che delle squadre militanti nei campionati di C2, U19 e C1. Inoltre abbiamo sfruttato la rete delle conoscenze a nostra disposizione e ci siamo interfacciati con diversi tecnici sul territorio al fine di ricevere input in merito a profili che potevano esserci sfuggiti. Contiamo già dal prossimo raduno (il giorno 14.2.18) di portare il gruppo a 16 unità e di iniziare a lavorare su quei principi in fase di possesso, non possesso e relativi alle fasi di transizione positiva e negativa che vorremmo che i ragazzi acquisissero, nell’arco dei 10 raduni mancanti da qui all’inizio della manifestazione. Chiederemo inoltre uno sforzo alla federazione e alle società al fine di poter avere la possibilità di lavorare durante il mese di Aprile, due volte a settimana con il gruppo ristretto…il tutto ovviamente nel rispetto dei Campionati, play-off e play-out eventualmente ancora in corso…
Quali saranno i criteri con i quali selezionerà i ragazzi che giungono ai raduni?
Mr. Gargiulo & Mr. Iuorio: Non esiste un criterio unico le passate esperienze mi hanno fatto maturare alcune convinzioni (cfr. Mr. Gargiulo). Alcune caratteristiche che certamente cerchiamo e che posso elencare, non in ordine di importanza, sono: capacità tecnico/tattiche elevate (ragazzi pronti – cioè devono avere chiari alcuni principi di gioco), struttura fisica, predisposizione al sacrificio, duttilità che gli consenta di adattarsi ai diversi sistemi di gioco che abbiamo in mente, ESSERE AFFAMATI e il “carattere”. Quest’ultimo aspetto non può e non deve essere tralasciato perché visto il poco tempo che si ha a disposizione per creare un gruppo è fondamentale scegliere ragazzi compatibili perché questi tornei si vincono non solo perché sei il più forte, ma anche e soprattutto perché tutti remano nella stessa direzione e perché tutti si farebbe in 4 per compensare l’eventuale errore del compagno.
Come vede il livello del Futsal giovanile della nostra Regione in ottica nazionale? Quali i problemi ancora da superare?
Mr. Gargiulo: Quanto dirò è relativo alla categoria che sto seguendo in prima persona la juniores. Mi è capitato come dicevo prima di assistere a diverse gare del campionato juniores e purtroppo spesso ho visto ragazzi che giocavano a Calcio in un campo di calcio a 5 e ad aumentarne la sensazione era che la struttura era all’aperto e di dimensioni non proprio ottimali. Onestamente credo che per far crescere questa disciplina ci sia ancora tantissimo da fare partendo proprio dalle strutture utilizzate. Sarebbe certamente impopolare e complicato obbligare, così come avviene per il campionato U19 nazionale e per la C1, le società ad utilizzare i palazzetti, ma credo che sia un passo dovuto per la crescita della disciplina. Aggiungo inoltre che questo sport si basa sul tempo effettivo e credo quindi, così come avviene con il basket, che sin dalle prime categorie si debba giocare con il tempo effettivo. Inoltre reputo fallimentare l’esperimento di obbligare le società del campionato nazionale ad inserire in distinta 5 ragazzi under perché solo raramente ho visto ragazzi in età juniores disputare qualche minuto di gioco. Un passo avanti, per il bene della disciplina potrebbe essere quello di fare un investimento a lungo termine i cui risultati si potrebbero vedere nell’arco di un quinquennio e cioè quello di obbligare le società di C1 a disputare 2 campionati fra Giovanissimi, Allievi e Juniores. Questo potrebbe far si che tra qualche anno potremmo avere più ragazzini che sono cresciuti con le basi e i principi del C5 e forse riusciremo ad effettuare quel ricambio generazionale sui campi oggi assente o quasi. In questa ottica sarebbe importante un’azione della federazione che per offrire un supporto alle società dovrebbe fare da tramite tra le istituzioni e le società stesse per l’utilizzo delle strutture esistenti (oggi quasi tutte ad appannaggio di basket e volley).
Mr. Iuorio: il futsal nel corso degli anni ha fatto progressi inimmaginabili e ovviamente tanti ne dovrà ancora fare, anche se ahimè non potrà mai raggiungere picchi altissimi come il calcio. Credo che una delle chiavi per poter migliorare il movimento sia creare il giusto ricambio generazionale attraverso una politica improntata sui giovani e sui settori giovanili, facendo in modo che alla base ci siano innanzitutto tecnici abilitati, che possano inculcare i giusti principi di questo sport, attraverso la competenza, l’abilità e la preparazione, proprio per dare inizio a quel processo di crescita che un ragazzo giovane debba sostenere per fare un percorso che lo porti, poi, ad essere un atleta evoluto. A mio modo di vedere, con la formazione di un ragazzo si dovrebbe partire da lontano, ossia creare delle scuole di futsal propedeutiche alla loro crescita, dove si possano inculcare quei principi necessari. La Federazione, in quest’ottica potrebbe rivestire un ruolo cardine, indicando le giuste linee giuda alle società per lo sviluppo di programmi idonei ai settori giovanili, facendo in modo che all’interno delle proprie strutture ci siano figure professionali a cui affidarne la gestione. Ovviamente, affinché tutto ciò sia possibile, c’è bisogno di strutture idonee, che purtroppo spesso e volentieri mancano e ci si deve, gioco forza, adattare, a discapito della qualità del lavoro che si vuole realizzare e che i regolamenti siano omogenei per tutte le categorie, perché se è vero che si devono far crescere i ragazzi in un certo modo a livello disciplinare, oltre che tecnico, è altrettanto vero che debbano avere la stessa percezione di questa disciplina, come coloro che militano nelle categorie più nobili
Qual è l’obiettivo della sua rappresentativa per questa stagione?
Mr. Gargiulo & Mr. Iuorio: Tutti partiamo per vincere, ma il nostro girone non è dei più semplici anzi! Io e Alfonso lavoreremo al massimo per provare a vincere e faremo di tutto per riuscirci. Lo scorso anno con la rappresentativa juniores uscimmo con 4 punti dal girone dopo aver pareggiato con il Piemonte, battuto la Toscana e perso con il Veneto. Quest’anno speriamo di riuscire a fare meglio, superare il girone e poi…vedere cosa verrà!
Il girone sarà formato da Lazio, Toscana, Marche e Campania. Chi teme di più e perche?
Mr. Gargiulo: La squadra che temo di più è il Lazio perché storicamente è una delle rappresentative più forti e lo scorso anno sono stati eliminati ai quarti dal Veneto per 7-4, quindi siamo stati “eliminati” per mano dello stesso carnefice ?. La Toscana l’abbiamo incontrato lo scorso anno nel girone vincemmo 7-4, ma fu una vera battaglia, quindi quest’anno mi aspetto che vogliano vendicare la sconfitta. Le Marche non le conosco, ma lo scorso anno furono eliminate in un girone con Puglia, Trento, Marche e Liguria e quindi almeno sulla carta dovrebbero essere la selezione più abbordabile, ma si sa che ciò che è stato fatto l’anno prima può non essere vero in quello successivo. Comunque alla fine ciò che temo di più sono i miei ragazzi perché questo torneo fa tremare le gambe e noi non possiamo permettercelo.
Mr. Iuorio: A questa domanda non posso dare una risposta molto precisa, perché per me questa rappresenta una novità assoluta, essendo alla mia prima esperienza, ma dal continuo confronto con Mr. Francesco Gargiulo, mi sono fatto un’idea di cosa ci aspetta. Personalmente credo che in una manifestazione dove per arrivare fino in fondo sia necessario vincere quante più partite possibili, si debba puntare molto sulla compattezza del gruppo, sulla voglia di arrivare e dalla concretezza in ogni frangente di ogni singola gara, cercando di limitare al minimo gli errori. Ho molta fiducia di questo gruppo che pian piano si sta formando, perché i ragazzi che stanno venendo si stanno mettendo a completa disposizione profondendo molto impegno e sono sicuro che disputeremo un grande torneo.
