Siamo in clima natalizio. E come ogni babbo natale che si rispetti, c'è bisogno di selezionare i buoni ed i cattivi. Al contrario di Santa Claus, però, analizzeremo i comportamenti dei protagonisti limitandoci soltanto a quest'ultimo turno di campionato, l'ottavo per la precisione. Senza indugiare oltre, andiamo a vedere le nove compagini meritevoli di una bella nota positiva e le tre squadre, invece, che sono rimandate alla prossima giornata.
BUONI
GIRONE A
BENEVENTO FUTSAL
Quest'anno in casa Benevento, il buon Babbo Natale ha anticipato di gran lunga il suo arrivo. Non è il consueto Santa Claus presente nell'immaginario collettivo, ovvero quello vestito tutto di rosso con la barba bianca folta. Ma il dispensatore di doni per eccellenza questo Natale ha cambiato aspetto, anzi, s'è addirittura moltiplicato in cinque. Anche la sede è cambiata: non è più l'amata Lapponia, ma molto più vicina da casa nostra, per la precisione nell'entroterra casertano. Avete capito di chi si tratta? Beh, credo proprio di si. E' senza dubbio il Casagiove, autore di una vera e propria impresa in quel di Calvi in seguito al pari ottenuto nel match con la capolista. Il mezzo passo falso interno della prima della classe, riapre dei rosei scenari al Benevento. La banda Nicastro non solo espugna l'ostico parquet dell'Aversa, ma accorcia sorprendentemente le distanze dagli alieni del Real Calvi, ora lontani tre lunghezze. Come si dice, ad un passo dal paradiso. Rilanciati.
CASAGIOVE
Il classico esempio di quando un pareggio vale molto di più di un solo punto. Il Casagiove è riuscito dove nessun altro è arrivato, bloccare la capolista Real Calvi e perlopiù in casa loro. Come avrebbe detto il famoso Oronzo Canà, allenatore fuori gli schemi interpretato da Lino Banfi nel film "L'allenatore nel pallone": altro che punto d'onore, questo è un punto d'oro. E se in classifica la compagine casertana non compie importanti passi in avanti, dal punto di vista psicologico questo pareggio rappresenta un'importante iniezione di fiducia nei propri mezzi. Insomma, se seguiamo la famosa proprietà transitiva, se si pareggia in casa di una squadra che ha sempre vinto, di conseguenza si può vincere contro chiunque. Ma si sa che nello sport questa regola non è applicabile: ci sono troppe variabili di varia natura. Per fortuna nostra, perchè altrimenti lo spettacolo del campionato ne risentirebbe. Per sfortuna del Casagiove, perchè altrimenti sarebbe matematicamente almeno ai play-off. Orgogliosi.
REAL SANT'ERASMO
E' il cosidetto terzo incomodo. Nella bagarre tra Real Calvi e Benevento, viaggia a fari spenti il team di mister Sparaco. In questo caso non si può dire che tra i due litiganti il terzo gode poichè quando il Sant'Erasmo vince, solitamente le altre due non falliscono. Però rimanere in scìa del tandem di testa, senza dubbio offre i suoi benefici. Inoltre il successo casalingo dell'ultimo turno ai danni del Domitia, ha permesso ai casertani di rosicchiare due punti alla capolista Real Calvi. Certo, per sognare in grande bisogna disputare un campionato praticamente perfetto. Alla fine perchè no, disputare ogni singola partita come se fosse una finale può aiutare a trovare i giusti stimoli. Se nel mirino si pone la luna, nella peggiore delle ipotesi ci si può ritrovare in mezzo alle stelle, in questo caso ai play-off. Mica poca roba. Sognatori.
GIRONE B
LEPANTO
Nei luna park, una delle attrattive più note e stabilmente presente è quella della ruota panoramica. Beh, il Lepanto non ha minimamente intenzione di scendere dal suo punto più in alto, l'apice. Come un bambino viziato e capriccioso che chiede alla madre un altro giro sulla sua giostra preferita, la compagine di Fuorigrotta ottiene stabilmente ogni sabato una bella vittoria. Quasi come se gli fosse dovuta. Il gioco è bello finchè dura poco? Non provate neanche ad accenarglielo. Non c'è la minima volontà di voler placare il divertimento. Viziati.
REDAS NAPOLI
Chi vuol essere l'anti-Lepanto? Ovviamente nessuno, dato che si punta sempre al massimo, ovvero la vittoria del campionato. Ma la gara di sabato era importante perchè significava fare un passo avanti e diventare, almeno momentaneamente, la diretta antagonista della capolista: il primo step da compiere per puntare alla massima posizione, infatti, è farsi vedere negli specchetti proprio della prima della classe. Soltanto due settimane fa, la Redas era appaiata in leadership. L'aveva pregustata e stava iniziando a farci l'abitudine. Guardare tutti dall'alto verso il basso è un lusso difficilmente dimenticabile. Sette giorni fa aveva perso anche la piazza d'onore, a beneficio del Pomigliano. Una volta toccato il "fondo" (anche se definire come fondo la terza posizione è piuttosto esasperato), la truppa di Breglia s'è imposta proprio sul Pomigliano con una prova di carattere. Torna ad essere seconda e torna ad insidiare la leadership. Si sa che quest'ultima una volta assaporata crea assuefazione. Si sa che per soddisfarla, si è disposti a tutto. Dipendenti.
LEONI ACERRA
Altro che alpini, il Leoni Acerra non smentisce il proprio nome e scala la graduatoria con una disinvoltura degna di un affamato leone che ha avvistato non molto lontane delle succulenti prede. Prima su tutte c'è il Pomigliano, distante solo due lunghezze. Insomma, un paio di scatti e il pasto è servito. Ma neanche quelle più lontani possono dormire sonni tranquilli. I leoni sono famosi per la loro mancanza di sazietà quando avvistano una preda. Non conoscono e non si pongono limiti. Sfacciati.
GIRONE C
TURRIS OCTAVA
Non poteva essere altrimenti. Per definizione, la Turris Octava doveva concretizzare l'ottava vittoria in altrettante gare. La "torre ottava" non poteva mancare l'appuntamento con la vittoria proprio all'ottava giornata di campionato, soprattutto dopo la galoppata di queste primi sette turni. Questo numero non poteva tradire. Anche se sarebbe stato meglio se si fossero chiamati "Turris Victoria": con questo nome, il campionato sarebbe stato già ipotecato. A parte gli scherzi legati al nome, il team di Stefano Apollo sta disputando un campionato perfetto. Se non fosse per il Nocera, avrebbe già ammazzato il campionato. Vabbè, per adesso l'omicidio è sventato. Sopra le righe.
NOCERA
Natale è vicino. Ecco cosa chiedere a Santa Claus: due punti aggiuntivi in classifica. La capolista va forte, ma la banda Petti non è da meno. Se proprio non si può, basterebbe chiedere una Delorian in stile "Ritorno al Futuro" per tornare al 9 ottobre, il giorno dell'esordio in campionato che sancì l'unico passo falso della seconda forza del campionato. Siamo sicuri che in quel di Cesinali questa volta il Nocera non lascerebbe quei due preziosi punti che oggi pesano come un macigno. La terza opzione rimane sempre quella di ingaggiare qualche stregone o un gufo potente. Nella peggiore delle ipotesi, giocarsi il tutto per tutto nella gara che concluderà il girone d'andata. In scìa.
CICCIANO
Era proprio quello che ci voleva in casa Cicciano: un'importante vittoria contro una delle squadre più blasonate del girone, il Gragnano. Questo successo lo riporta alla dimensione che alla vigilia di campionato meglio la rappresentava. Il roster di Napolitano s'è finalmente ricordato come era forte in casa l'anno scorso. Questa prima parte di stagione, anche se c'è da ricordare le diverse assenze che falcidiavano la rosa, sembrava quasi che avesse dimenticato chi fosse realmente. Praticamente era in amnesia. Ora che la memoria è ritornata, la zona play-off non è più una chimera. Ritrovati.
CATTIVI
GIRONE A
EPITAFFIO
La crisi ora è ufficiale. Dopo un avvio di stagione lampante, sono arrivate tante delusioni in casa Epitaffio. Un mese di novembre letteralmente disastroso: solo un punto conquistato nelle quattro gare disputate. I calcettisti di Sparaneo sono sembrati appassiti proprio come le foglie di questo periodo. Ora questo mese è concluso. Dicembre, oltre al freddo, porterà una ventata di aria fresca, anzi, ghiacciata tra le file dell'Epitaffio? In caduta.
GIRONE B
SONFIDITALIA
Troppo brutta per essere vera questa Sonfiditalia. La sconfitta interna, a beneficio comunque di un ottimo Borgo Five, proprio non ci voleva per il roster trainato da Orefice. Sta gettando troppi punti al vento e la lotta per un posto valevole la disputa dei play-off potrebbe complicarsi in caso di altri errori. Gli strumenti per risalire la china ci sono. Bisogna vedere se questo tonfo casalingo si rivelerà come il punto più basso da toccare prima della grande rimonta, oppure come l'inizio della fine di un sogno chiamato C1. Storditi.
GIRONE C
FUTSAL GRAGNANO
Un punto conquistato nelle ultime tre gare è uno scarso bottino per una compagine che punta al raggiungimento di una posizione play-off. L'avvicendamento di Pasquale Alfano, sostituito da Agostino Malafronte, per adesso non ha portato i frutti sperati. E' comunque ancora tutto aperto. Escluse Turris Octava e Nocera, che fanno un campionato a sè, tutte sono molto vicine. Un paio di risultati positivi e le post season diventano nuovamente realtà. Urge una scossa, e subito. In crisi d'identità.