Riceviamo e pubblichiamo una lettera della societ? Finag Sisley Eboli a firma della presidente Crsitina della Corte inidirizzata Punto 5 e al Comitato regionale campano.
Spett.le FABIO MORRA Punto 5
Gentili Signori,
sono sinceramente dispiaciuta e mortificata, per ci? Che avvenuto, ed altrettanto imbarazzata nel chiederVi scusa, anche e soprattutto a nome mio personale e della Societ? Sportiva che rappresento.
In riferimento a quanto pubblicato sul C.U. N? 68 del 15 FEBBRAIO 2007 ? pag. 1720, in merito alla gara di Sabato 10 FEBBRAIO 2007 tra la FINAG SISLEY EBOLI C/5 e la Societ? FUTSAL GRAGNANO, gara del Campionato Regionale di Serie C2 di Calcio a 5.
Mi sento, soprattutto, presa in giro, da personaggi (il direttore di gara), che pur di salire agli onori di cronaca, fanno del male alle Societ? ? (che fanno enormi sacrifici per potere andare avanti), dichiarando false motivazioni.
Ci vediamo puntualmente multare, con motivazioni false e ridicole, come quella pubblicata sul C.U. N? 68 ? dove il Giudice Sportivo ci ha comminato una multa di ? 280, per aver un Nostro sostenitore tentato di aggredire l?Arbitro, dopo che lo stesso era entrato sul terreno di giuoco, ed altri Nostri sostenitori, inoltre dagli spalti venivano alle mani con i sostenitori (??????) ospiti, generando una rissa.
E? pur vero, che il comportamento di un Nostro unico sostenitore, ? da ritenersi deplorevole , ma che ci si inventi una rissa con i sostenitori avversari ( dov?erano) ? del tutto infondata, perch? la Societ? avversaria (FUTSAL GRAGNANO), non aveva sostenitori al seguito (tra l?altro anche loro multati di ? 100).
E? a questo punto, invece che, anche per ristabilire le dovute distanze e quindi il dovuto rispetto ? si pone il problema della lettera. Una lettera breve, dignitosamente risentita, con parole ben misurate. Si pu? protestare contro qualcuno o contro qualcosa senza inveire, senza urlare, senza minacciare, senza offendere, senza trascendere : – insomma, senza lasciarsi coinvolgere in una di quelle risse verbali in cui tutto c?? da perdere, a cominciare dalla propria dignit? e dal proprio decoro, e nulla c?? da guadagnare?
Si pu? far sentire con fermezza le proprie ragioni in modo urbano, civile, educato? Certo che sipu?. Anzi si deve. Ecco perch?, giunti ad un certo punto del contenzioso, la lettera scritta,
meditata e riletta, ? da preferire alla semplice telefonata di protesta, nel corso della quale pu? sempre sfuggire una parola grossa, di troppo, che potrebbe dare fuoco alle polveri di un litigio che si sa dove comincia, ma non si sa dove e come potrebbe finire.
Conferendo con Voi, prospettandole la mia particolare situazione, Le chiedevo semplicemente una cortesia, il Vostro intervento presso chi di competenza.
Le chiedo troppo? – Non mi resta che prendere atto, con la quale ha accolto la mia richiesta.
Sul fatto specifico, mi riservo di sentirVi al pi? presto possibile, anche se sono convinta che, nell?ambito di una civile e corretta convivenza tra? SPORTIVI ?, pi? che i regolamenti, ci? che conta ? l?educazione.
Da parte mia, e della mia Societ?, i Nostri pi? Cordiali Saluti.
CRISTINA DELLA CORTE
(Presidente FINAG SISLEY EBOLI C5 )