Riceviamo e pubblichiamo
Fuorigrotta (NA) – Replichiamo alla dichiarazione inviata in data odierna alla redazione di Punto 5, e da questi ultimi pubblicata sul sito. www.punto5.it .
Di seguito trascrivo le dichiarazioni di Paolo Addeo, presidente onorario del Lepanto: ‘'Ringrazio ancora il sig. Geppino Balzano per l'accoglienza espressa nella gara di ritorno degli ottavi di Coppa Campania, ma devo, mio malgrado, replicare all'ufficio stampa del Tennis Club Canterbury, dal momento che mi sono state affibbiate dichiarazioni mai rilasciate.
Le mie parole non vogliono essere né una difesa né un'accusa a chicchessia, risulta, infatti, strano il commento sull'organico della mia squadra, del resto gli avversari possono contare sul ‘'sempreverde'' Rivieccio e su un portiere di fama ed esperienza quale è Saggese, ma, soprattutto, hanno proprio in Geppino Balzano l'uomo ombra a seguirli ovunque, pertanto sono dotati di inconfutabile esperienza nel calcio a 5. Personalmente, non ritengo che l'operato dell'arbitro sia stato così fuori dai canoni della serie D, il Lepanto ha pareggiato la partita mettendo a segno un solo tiro libero, mentre gli altri due goal sono frutto di ottime manovre dei miei ragazzi. Sono invece a sottolineare il comportamento della panchina del Canterbury, poco consono all'eleganza di un club, più volte enfatizzata nel suddetto articolo. Facendo riferimento ai nostri tifosi, la cui condotta può a volte uscire dagli schemi di un semplice ‘'Forza Lepanto'', non hanno mai offeso né il Direttore di Gara né gli stessi avversari. A dimostrazione di ciò, cito un'esclamazione fatta contro il CUS Napoli, nella scorsa partita di campionato, quando un nostro tifoso, all'ennesima caduta di un giocatore avversario, urlava: ‘'Chesta è debulezza!'', inutile tradurre una battuta tanto schietta quanto ironica, sottolineata persino dal gruppo su Facebook dei ragazzi universitari. Infine, per il commento sull'eventualità di vietare ai tifosi l'entrata al campo, paventando come scusa quella di essere un ‘'club privato ed esclusivo che non ha alcun obbligo di ospitare estranei e non soci'', rispondo che, solo ed esclusivamente, la Federazione ha il potere di far disputare la partita a ‘'PORTE CHIUSE''. Una dichiarazione che mi meraviglia ulteriormente, dal momento che il tanto esclusivo club che si prefigge di essere, è dotato del campo di calcio a 5 con una panchina inidonea (adatta a soli 4 giocatori), con una porta di accesso divelta (l'arbitro avrebbe potuto non far disputare la partita se l'avessimo richiesto), con un bar chiuso durante la gara (ringrazio solo il sig. Balzano per il caffè offerto prima della partita), e con uno spogliatoio striminzito e con docce fredde.
La nostra realtà, che sia più o meno ricca, che sia più o meno dilettantistica, accoglie, e sempre lo farà, gli avversari come amici, dedicandogli tutte le attenzioni che meritano. Proponiamo sempre il terzo tempo ai Direttori di Gara, inoltre il Lepanto non si è mai messo in evidenza in alcun comunicato della Federazione, nemmeno una multa per mancanza di Forza Pubblica, mai una protesta, nemmeno nel succitato episodio di Lepanto – Mediterranea del 2008/09. I miei ragazzi, quando perdono una partita, escono sconfitti poiché sono stati meno bravi o meno fortunati, mai protestano con gli avversari o, cosa ancor più infangante, contro l'operato del Direttore di Gara. Probabile che, per la dicitura dilettantistica, molti confondano la nostra buona organizzazione con la loro pochezza, noi guardiamo avanti, agli altri e a tutto il calcio a 5 serio e professionista, seppur nel suo dilettantismo, auguriamo ogni bene.
Infine, mi riservo di agire nelle sedi opportune, dal momento che sono state inviate dichiarazioni a mio nome, mentre tutto il calcio a 5 sa che l'unico punto di riferimento è il nostro sito (www.asdlepanto.com) o i Comunicati Stampa inviati alle testate di riferimento''.
Antonio DI MAIO – addetto stampa ASD LEPANTO