
Il risultato del campo è stato ribaltato. Il ricorso dell’Opificio 4.0 CMB Matera, quindi, è stato accolto e il 5-4 del “PalaErcole” dello scorso 13 ottobre in favore dell’Italservice Pesaro si è tramutato nella perdita a tavolino della gara per i Campioni d’Italia in carica per 6-0.
IL FATTO – Perché si è arrivati a questa decisione? L’Italservice ha sostanzialmente presentato in occasione della gara disputata a Policoro il 13 ottobre scorso una lista in cui non venivano rispettati i numeri relativi all’impiego dei giocatori formati italiani, che in base alle disposizioni in vigore devono costituire il 50% dei nominativi schierati nella distinta di gara. Quella lista riportava 13 atleti, tra cui un numero di giocatori con lo status di formato in Italia.
Ma per i regolamenti che disciplinano l’impiego dei giocatori nel campionato di Serie A non basta essere italiano per ottenere l’attestazione di formato, bisogna anche assolvere ad una procedura on-line che permetta di ricevere la certificazione relativa, che nel caso di Vincenzo Borea non era stata richiesta anteriormente alla data della gara, il che ha creato le condizioni affinché la lista presentata ai direttori di gara dalla società pesarese contenesse una difformità, che non è sfuggita ai dirigenti dell’Opificio 4.0 CMB.
Il giudice sportivo ha dato ragione al club lucano riconoscendo un numero di giocatori formati inferiore al 50% consentito, sanzionando i campioni d’Italia con la sconfitta a tavolino, che è costata il regresso in classifica a 11 punti, mentre l’Opificio 4.0, in virtù dell’assegnazione del successo è salito nuovamente al secondo posto, attestandosi a cinque punti dalla capolista Syn-Bios Petrarca.
Fonte: calcioa5anteprima.com