Il Napoli Futsal è andato via da Pesaro a testa altissima. Nel doppio confronto è arrivata l’eliminazione contro i campioni in carica, senza mai smettere di lottare e provarci. Come cuore azzurro insegna. Tra le prime quattro d’Italia all’esordio in A, il presidente Perugino riconosce il traguardo ed applaude i vincitori ed i suoi ragazzi.
“Il primo complimento va ai nostri avversari – dice il numero uno del club, – non sono campioni d’Italia e la compagine più forte per caso, il Pesaro ha meritato di arrivare in finale. Peccato che oggi mancava Arillo e il capitano era quasi out, ma tutto il gruppo ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Il secondo va a tutta la famiglia Napoli Futsal, staff tecnico e dirigenziale, la squadra. Avevamo l’ambizione di vincere lo scudetto e non ci siamo mai nascosti, ma anche la consapevolezza che al primo anno sarebbe stato difficile. Ci abbiamo provato con tutte le nostre forze, abbiamo portato tantissimi tifosi a sostenere i nostri colori tra Cercola ed Aversa. Dobbiamo solo essere orgogliosi di quanto stiamo seminando”.
Il monito è per la Divisione Calcio a 5. “Trasmettere una semifinale scudetto interamente senza audio è forse uno dei punti più bassi raggiunti. Tra l’altro il Napoli e pochi altri hanno messo sempre il timer nelle gare interne. Qui nemmeno in una partita così importante è stato imposto: uno spettacolo indecoroso per chi l’ha seguita da casa”.
L’ultimo pensiero è per la Feldi Eboli. “Una campana in finale scudetto è un orgoglio, loro che sono da più anni nel massimo campionato lo meritano. In particolare per l’amico Gaetano Di Domenico che in un giorno di particolare tristezza per la perdita del padre, ha avuto questa immensa gioia per lui e la sua città con il cuore che in parte ha alleviato un dolore così grande”.
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