Sulla Spagna in finale di dubbi ce n'erano veramente pochi, con il picco arrivato sicuramente durante i rigori con la Russia nei quarti di finale, quando gli arbitri hanno giudicato sulla traversa un penalty regolarmente entrato in rete. Sul Portogallo qualche punto interrogativo in più c'era, anche se sulla carta non era da escludere che la squadra di Duarte sarebbe arrivata a giocarsi il titolo. E così il derby della penisola iberica infiammerà la Fonix Arena di Debrecen sabato sera, quando i lusitani cercjeranno il loro primo successo, mentre gli iberici uno storico tris consecutivo.
La squadra di Venancio Lopez ha letteralmente passeggiato con la Repubblica Ceca, vincendo 8-1 e consentendo agli avversari il gol della bandiera solo a fine gara. Primo tempo con il risultato già in ghiaccio sul 4-0, grazie alle reti firmate da Javi Rodriguez, Ortiz che si ripete nel giro di 10' e dal portiere Luis Amado. Nella ripresa altrettanti gol con Borja, Fernandao e doppio Daniel. Solo a risultato acquisito arriva il gol della bandiera di Dlouhy.
Fatica di più il Portogallo con l'Azerbaijan, che costringe i lusitani ad andare ai calci di rigore. La gara era finita 3-3, col vantaggio azero di Thiago pareggiato da Cardinal. Ma la prima frazione finisce con gli ex-sovietici avanti grazie alla rete di Felipe. Nella ripresa succede tutto in un minuto: prima Joao Matos fa 2-2, poi Pedro Costa porta in vantaggio il Portogallo, ma l'Azerbaijan pareggia con Biro Jade. Ai rigori errore decisivo di Thiago per gli azeri, con tutti gli altri tiri realizzati.
Cristina Battista – www.calcioa5anteprima.com