L’avvertimento, in vista di gara 2, è quello di arrivare al palazzetto con largo anticipo, perché si rischierebbe di non trovare posto. Sabato scorso, quattro partite e quattro sold out: 7500 spettatori, tifo, calore, colori. Il futsal è fatto di grandi protagonisti sul campo e, come nei film da Oscar, con la scenografia a fare la differenza. A Conversano, il Pala San Giacomo si è fatto bello per accogliere i tifosi e le telecamere della Rai al cospetto di Promomedia Sport Five Putignano e Marca Futsal. Un’immagine intensa ed emozionante fatta di 2500 voci mai in silenzio e un tripudio che non si è fermato nemmeno davanti agli otto gol dei trevigiani.
Pochi chilometri più in là, davanti ai 1500 di Bisceglie, c’erano i Campioni d’Europa del Montesilvano, accolti trionfalmente dal pubblico del PalaDolmen, prima della “battaglia” sul parquet. No, gli avversari non potevano esimersi dal tributare la migliore delle accoglienze alla Daf Chemi Montesilvano, che solo sei giorni prima aveva alzato il trofeo più importante per club del vecchio continente. In Spagna lo chiamano Pasillo; qui, una traduzione letterale del termine non c’è, ma descriverlo è facile. I giocatori avversari schierati su due file per lasciare un corridoio d’onore per Mammarella, Forte e compagni prima dell’inizio della partita. Per l’esordio dei playoff, la società aveva anche indetto un concorso per il miglior striscione, con una maglia del Bisceglie in regalo per il vincitore. Alla squadra di Capurso non è bastato il tifo per evitare la sconfitta, ma le immagini di festa resteranno incorniciate, comunque vada giovedì.
A Pescara hanno trovato la formula vincente: 1 euro per l’ingresso al Palarigopiano, addirittura gratuito per chi avesse presentato all’ingresso il biglietto di Pescara-Livorno, anticipo del campionato di Serie B di calcio a 11 giocato la sera prima allo stadio Adriatico. Il risultato è stato quello di vedere due tribune piene: non c’era posto neppure per una giacca, e il colpo d’occhio regalato dai tifosi della Ponzio è stato meraviglioso. Cartoncini colorati a fare da coreografia e Lazio ko: due fattori che potrebbero sembrare slegati, ma che slegati non lo sono affatto. A trascinare PC, Nicolodi e tutti gli uomini di Patriarca, 2000 persone e 4000 mani, che hanno contribuito all’unica vittoria interna nella prima gara dei quarti di finale. Non ci stupiremmo, nonostante il giorno feriale, a trovare tanti di quei tifosi anche a Roma, per spingere gli abruzzesi verso un sogno.
Non è stata una novità nemmeno vedere pieni gli spalti del Pala San Quirico. Sciarpe e magliette arancioni siamo stati abituati ad ammirarle in ogni gara interna dell’Asti, che se la propria classifica l’ha costruita in casa un motivo ci sarà pure. L’Alter Ego Luparense ha vinto, ma l’Asti non ha motivo per sentirsi sconfitto.
E’ il bello del calcio a 5, al Nord, al Centro e al Sud: se, in campo, ci ha pensato il Montesilvano a portare l’Italia al piano più alto, più di 7500 persone in quattro partite hanno voluto dire con orgoglio «Io c’ero». Giovedì si replica a Montebelluna, Bassano, Roma e, soprattutto Montesilvano, con il ritorno della Daf al PalaRoma più atteso di una “prima” della Scala. Come direbbe Ligabue, “il meglio deve ancora venire…"