Buona la prima per la Parthenope in Final Eight. A Cercola la squadra di Ivan Oranges doma una coriacea Flegrea per 3-2 e vola in semifinale, dove affronterà il Quarto venerdì alle 17.30 in diretta Facebook Punto5 ed in tv su Campi Flegrei (ch. 99 dtt). Di Sarno apre le marcature, Pipolo pareggia. Nella ripresa l’assedio azzurro premia per due volte con Rocha, nel finale Mariano accorcia le distanze sancendo il definitivo 3-2.
Proprio il portoghese trova immediatamente l’opposizione di Lauro. Ci prova Viscido col destro, Sabino al suo esordio è subito insidioso. Splendido l’intervento del portiere ospite su Amirante, lo stesso coglie il montante sul tap-in a seguito di un precedente legno di Maggio. Cioce si oppone a Lo Giudice, ma su una successiva conclusione di Mariano arriva la deviazione vincente di Di Sarno per lo 0-1. Nemmeno due giri di lancette, sul classico taglio che parte dai piedi di Campano una deviazione aiuta Pipolo per l’1-1. Oranges sfiora il gol del raddoppio. Lauro superlativo, questa volta sulla new entry ex Casagiove. Prima dell’intervallo Rocha si divora il 2-1.
Ad inizio ripresa sempre Sabino va via di forza, dall’altra parte Rocha imbecca Pipolo che non riesce ad metterla dentro. Lauro continua nella sua giornata di grazia salvando i suoi in più di una circostanza, dall’altra parte Cioce deve alzare il muro su Mariano in transizione. Tentativo di Maggio, preludio al tap-in di Rocha che vale il 2-1. Mariano prende la traversa su punizione, ma è ancora un caparbio Rocha a bucare le mani dell’estremo difensore per il tris. In transizione arriva il 3-2 che resiste fino al triplice fischio: break di Lo Giudice, Mariano servito al centro non sbaglia.
SALA STAMPA – “La difficoltà maggiore era la tenuta atletica – le parole del tecnico nel post gara. – Ci siamo allenati poco per le festività, avevamo saltato il preliminare e le rotazioni erano ridotte. Loro chiaramente ci hanno messo più del 100% con un portiere che ha parato tutto, ma abbiamo giocato male concedendo contrattacchi dovuti alla nostra superficialità. Abbiamo bisogno di un’intensità maggiore”.