Fulvio Colini resterà nella storia come il primo allenatore ad avere guidato una squadra fino al titolo continentale: «Quando si arriva in finale, provare a vincere è il minimo – dice il tecnico a UEFA.com -. Siamo stati coraggiosi e alla fine il risultato ci ha premiati. All'inizio eravamo un po' tesi, non dico spaventati, e lo Sporting Lisbona ha subito colpito un palo. Fortunatamente poco dopo abbiamo segnato il gol del vantaggio e prima che ce ne rendessimo conto eravamo già sul 3-0. Devo ammettere che i legni ci hanno dato una mano durante la partita, ma siamo riusciti a contenere bene lo Sporting e credo che il nostro successo sia meritato».
Fondamentale l’apporto del rientrante Garcias, ma l’approccio alla partita è stato determinante, con lo Sporting spiazzato da tanta aggressività: «Abbiamo segnato tre gol rapidamente perché abbiamo giocato un calcio intelligente – prosegue Colini -. Abbiamo adottato l'approccio più adatto per ogni avversaria e siamo scesi in campo con la mentalità vincente. Credo che il migliore in campo per noi sia stato Hernan Garcias: è rientrato dopo cinque mesi in occasione della semifinale e si è comportato molto bene».
Così come nella semifinale contro il Benfica, al Montesilvano si chiedeva una grande prova, anche sotto il profilo del carattere: non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte due delle superpotenze del futsal europeo. «Abbiamo dimostrato di avere testa, cuore e gambe. Vincere la finale con tre gol di scarto contro la squadra favorita non è una cosa da poco. Abbiamo marcato uomo contro uomo, impedendo ai nostri avversari di trovare un uomo libero su cui scaricare il pallone quando attaccavano. Abbiamo pressato moltissimo, è una delle nostre caratteristiche principali. Siamo una squadra difficile da perforare».
A dare il via alla festa del Montesilvano è stato l’argentino Hernan Garcias che, tornato dopo il lungo infortunio, ha subito avuto l’occasione di rivelarsi determinante per la vittoria finale. Un gol, quello che ha sbloccato il risultato, unito a tanta qualità: «Nessuno in italia si aspettava che vincessimo un torneo così prestigioso, del resto è solo la seconda volta che una squadra italiana approda alle finali. Ora però è arrivato il momento di cominciare a pensare che anche noi possiamo trionfare nei grandi eventi, non solo i grandi club spagnoli, russi o portoghesi».
Per preparare al meglio la UEFA Futsal Cup, il Montesilvano ha quasi messo in secondo piano la regular season in campionato, chiusa al quarto posto: «Per noi è stato un anno difficile in campionato e non siamo venuti qui credendo di poter vincere, volevamo solo fare bella figura contro il Benfica – spiega Garcias -. Sapevamo anche che lo Sporting era un'ottima squadra e che sarebbe stata dura, ma dopo tutto ciò che è successo sembrava quasi che fossimo predestinati. Abbiamo sempre avuto fiducia in noi stessi e nelle nostre qualità, ma non eravamo sicuri di farcela contro squadre così forti. Questa vittoria è arrivata grazie al cuore e alla nostra compattezza».
Dulcis in fundo, Marcio Forte. "Questa vittoria è la risposta a chi ha detto alla vigilia che il futsal italiano non è pronto per grandi ribalte come la UEFA Futsal Cup", gonfia il petto il capitano, che si dedica poi ai ringraziamenti. "Ai tre nuovi arrivati, Rogerio, Baptistella e di fatto Foglia, che si sono integrati benissimo nel gruppo", spiega il leader del Montesilvano, "Al mister e alla società, per tutti i sacrifici che fanno e che non fanno mai mancare niente ai giocatori. Infine al resto dei compagni, perchè altrimenti questo sogno non sarebbe stato minimamente realizzabile…". Invece, è diventato realtà!